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Jannik Sinner a L'Equipe tra fama, curiosità e social: "Non cambio per chi mi critica"

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Pubblicato 29/06/2024 alle 11:04 GMT+2

TENNIS - A pochi giorni dal via del torneo di Wimbledon, Jannik Sinner si apre in un'intervista a L'Equipe spaziando diverse tematiche, dall'equilibrio trovato sui campi che gli ha permesso di diventare numero 1 al mondo fino alla scelta della racchetta e il rapporto (conflittuale) con i social.

Sinner: "Vincere un torneo su erba significa tanto. Per Wimbledon..."

In attesa che cominci Wimbledon, le attenzioni mediatiche sono tutte per il nuovo numero 1 al mondo Jannik Sinner. Il fuoriclasse azzurro ha concesso un'intervista al popolare quotidiano francese L'Equipe, durante la quale sono emersi diversi temi d'interesse che non riguardano solo la vita all'interno dei campi di tennis. "Spero che la gente non mi veda solo attraverso i miei successi sportivi, ma anche attraverso ciò che trasmetto come persona" racconta ad esempio Sinner mentre viene chiesto che effetto gli fa questo repentino aumento di popolarità. "Se alla gente piace il mio modo di essere, bene. Altrimenti, va bene lo stesso. Ovviamente è diverso se nel mio ambiente mi dicono che questo o quello non va bene. Ma non cambierò per estranei che mi criticano".

Sinner: "Mi sento meglio in campo da quando ho iniziato a conoscere me stesso"

Per Sinner l'equilibrio è la chiave che gli ha permesso di arrivare all'apice della classifica mondiale ATP: "È fondamentale apparire calmi in campo. Giochiamo tanto durante l’anno e non dobbiamo sprecare energie. Quando giochi 50 o 60 partite in stagione e il più piccolo dettaglio ti dà fastidio, sarà difficile restare concentrato al 100% per il giorno dopo. Quando ho iniziato a conoscere me stesso, come funziona la mia testa, mi sono sentito meglio in campo. Ci sono dei momenti di rabbia ma non puoi dimenticare una cosa: dall’altra parte del campo c’è un avversario che ti guarda. Se gli dai informazioni, può aiutarlo ad alzare il suo livello. Faccia da poker, imperterrito anche quando le cose non vanno bene. Questo non esclude il fatto di poter gridare dopo un lungo scambio, coinvolgere il pubblico".

Sulla scelta delle racchette: "Mi baso sul suono"

Curioso il passaggio sulla scelta della racchetta giusta da utilizzare: "Quando provo le racchette, mi concentro sul suono della palla nel momento del colpo. Se ho una buona connessione con il suono, allora è la racchetta giusta. In allenamento, provo a giocare i colpi che riproducono spesso il suono giusto. Per me, tutto parte dal suono: deve essere pulito, pesante, non 'ruvido'. In allenamento, il mio obiettivo è avere le sensazioni giuste e se c'è il suono adeguato, allora anche le sensazioni saranno adeguate".

Il rapporto di Sinner con i social

"I social non rappresentano la vita reale. Domani posso postare una mia foto con un grande sorriso, ma nel momento stesso in cui la pubblico sto male, soltanto che questo particolare sfugge a chi guarda il post. Tutto quello che penseranno gli altri è che sono sempre felice, il che è ovviamente sbagliato. Sinceramente, preferisco vivere senza i social. Non ho bisogno di leggere ciò che le persone scrivono su di me, non ci penso e amo la mia vita senza di essi, come la vivo in questo momento".
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