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Federer: "Il ritiro? Se Mirka smettesse di seguirmi, la mia carriera finirebbe subito"

Stefano Dolci

Aggiornato 09/07/2017 alle 16:06 GMT+2

Nella conferenza stampa dopo il successo su Mischa Zverev, che gli ha garantito l'approdo agli ottavi di finale di Wimbledon per la 15esima volta in carriera, il fuoriclasse svizzero ha speso parole importanti per la moglie: "Senza di lei non potrei fare niente. Lei è la chiave di tante cose. E’ la migliore, è stata un supporto incredibile in tutti questi anni".

2017, Roger Federer, Mirka Federer, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Dietro ai successi di un campionissimo spesso c’è anche la serenità, la tranquillità e l’amore che ti sa regalare una grande donna. Anche Roger Federer è fedele a questo pilastro, nella sua rinascita e dietro al suo celestiale tennis ci sono anche i meriti della moglie Mirka, la compagna del campione svizzero dal 2009 che ha donato al marito due coppie di gemelli. Dopo la vittoria su Mischa Zverev che ha permesso al quasi 36enne fuoriclasse elvetico di approdare agli ottavi di Wimbledon, Federer nella consueta conferenza stampa ha spiegato quanto sia importante il ruolo di Mirka nelle sue vittorie e anche quanto senza la sua volontà prenderebbe certamente in considerazione l’idea di finire la sua carriera…
Senza di lei non potrei fare niente. Se mi dicesse ‘non posso viaggiare più’, direi ‘ok, la mia carriera finisce qui’. Semplice. Lei è la chiave di tante cose. E’ la migliore, è stata un supporto incredibile in tutti questi anni. Sono contento che mi permetta di inseguire quelli che sono i nostri sogni. Uso il plurale perché anche se lei si impegna in un altro versante, l’impegno e la dedizione che mette per fare in modo che io possa perseguire certi traguardi è uguale a quello che metto io.

"Mai avuto dubbi sul ritorno dei Fab Four a Wimbledon"

Federer nel corso della conferenza stampa ha anche commentato il ritorno dei Fab Four, per la prima volta dal 2011 i quattro superfavoriti Federer, Nadal, Murray e Djokovic sono tutti e quattro ai nastri di partenza della seconda settimana. Proprio nell’anno in cui il torneo britannico compie i 140 anni, la tavola sembra essere imbandita per due semifinali meravigliose: Murray-Nadal e Federer-Djokovic… Anche se per arrivare a questo punto, gli ostacoli da superare non mancano…
Penso sia una gran cosa che io, Andy, Rafa e Nole siamo tutti gli ottavi. Non sono sorpreso perché tutti stanno trovando la loro forma ottimale, specialmente Andy e Novak. Io speravo di esserci. Rafa sta vivendo un grande momento e quindi alla vigilia ero convinto che sarebbe potuto succedere. Non sono sorpreso, è splendido.
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