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Djokovic regola la follia di Gulbis in tre set: agli ottavi lo attende Mannarino

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 08/07/2017 alle 20:32 GMT+2

Il serbo piega il lettone, troppo discontinuo per poter competere, con il punteggio di 6-4 6-1 7-6(2). Lunedì sfiderà il francese che si è aggiudicato il derby contro Monfils in 5 set.

Djokovic pensativo ante Gulbis

Credit Foto Getty Images

Un anno fa Djokovic viveva il momento migliore della sua carriera. Detentore di tutti gli Slam, in un sabato pomeriggio apparentemente innocuo, il serbo si presentava al terzo turno contro Sam Querrey: il ko inatteso rappresentò l’inizio di un crollo progressivo. Oggi la testa di serie numero 2 di Wimbledon può, invece, guardare alla seconda settimana con ottimismo.
Ernests Gulbis, giocatore il cui talento puro è in grado di mettere in difficoltà chiunque, è stato infatti superato da un Nole abile ad alzare il livello quando la partita lo richiedeva, vale a dire sul 4-2 iniziale. Il baldanzoso lettone da quel momento ha incassato nove game di fila: merito di Djokovic, redivivo grazie a un paio di soluzioni tra cui un passante di rovescio da vero Nole, e demerito del 28enne di Riga che ha fatto della poca costanza di rendimento un marchio di fabbrica.
Il secondo set è stato perciò una formalità mentre il terzo ha improvvisamente risvegliato Gulbis che, abbandonata la solita discontinuità, ha fatto match alla pari ricominciando a tenere lo scambio da fondo campo. Il trattamento alla schiena del fisioterapista, ma soprattutto una ritrovata lucidità, portavano il lettone più vicino al break di quanto invece non riuscisse a Djokovic malgrado un recupero da applausi a scena aperta con una palla a scavalcare il paletto. Anche Gulbis, con un passante di dritto in allungo, infiammava la platea del centrale ma la tensione diventava fatale prima sul 5-5 (annullata una palla-break) e poi nel tie-break finale, dove la mancanza di abitudine a lottare ai massimi livelli ha scavato un enorme solco.
D’altronde Gulbis era reduce da un bottino inferiore alle 15 partite giocate nell’ultimo anno, di cui solo due vinte (contro Stakhovsky e Gombos) esclusi i primi due turni dei Championships, culminati con il successo su Del Potro di due giorni fa. Per il resto, tra una lesione al polpaccio, una lesione addominale e altri guai, erano arrivate solo sonore batoste. Insomma, la sua posizione nel ranking Atp da numero 589 del mondo migliorerà sensibilmente, ma contro un giocatore abile in risposta come Djokovic sarebbe servito un Gulbis stratosferico per più di due ore. Probabilmente troppo anche per il lettone tutto genio e sregolatezza e allora Djokovic può affrontare la seconda settimana di Wimbledon per la decima volta in carriera con i favori del pronostico e una rinnovata fiducia: nel Manic Monday Adrian Mannarino, vincente in 5 set nel derby francese contro Monfils, non fa troppa paura.
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Djokovic torna a sorridere: a Eastbourne conquista il secondo torneo del 2017

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