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Wimbledon, attenti a Nadal: il favorito è lui

Patrick Mouratoglou

Pubblicato 18/05/2015 alle 18:26 GMT+2

Londra. Terzo Grande Slam dell'anno. Il torneo è molto incerto. The Big Four, Big Six ora se aggiungiamo Ferrer e Tsonga, è un gruppo pieno di qualità. Ho classificato i giocatori secondo l'ordine delle mie preferenze. Scelta arbitraria naturalmente, ma si basava su fatti, osservazioni e sensazioni.

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Credit Foto Eurosport

Rafa, favorito numero 1 del torneo
Un uomo, a mio parere, si distingue per il suo ritorno alle competizioni nel marzo di quest'anno: Rafael Nadal. Il maiorchino ha appena completato una splendida rimonta. Vincitore al Roland Garros per l'ottava volta, ha vinto anche Indian Wells, Madrid e Roma, e un totale di sette titoli in nove tornei giocati. E' sicuramente il favorito dell'edizione 2013 di Wimbledon. La sua preparazione: la migliore possibile per un giocatore come lui, ossia giocare tante partite. Dal mese di marzo, ha giocato 45 partite e ha ne ha vinte 43.
Andy Murray, numero 2
Il suo avversario numero 1 sarà Andy Murray. Perché? In primo luogo, perché, anche se dall'inizio della stagione ha perso terreno da Djokovic in termini di punti, ha però avvicinato il numero 1 mondiale in termini di livello di gioco. Finalista degli Australian Open a gennaio proprio opposto a lui, ha deciso di saltare il Roland Garros (ufficialmente infortunato) per preparare al meglio per il SUO torneo. Infatti, non solo si svolgerà in casa, ma l'erba è la superficie su cui esprime il gioco migliore, quella in grado di mostrare meglio i cambiamenti e gli effetti di ritmo, insomma il gioco della "volpe". Ha scelto di "apprendere" sull'erba, superficie su cui sta lavorando da mesi, mentre gli altri giocatori stavano giocando sulla terra battuta. Vincitore del Queens, ha aggiunto vittorie e ulteriori referenze su questa superficie. Infine, è fermamente determinato a vincere questo torneo dove ha raggiunto l'anno scorso la finale e dove ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi del 2012.
N° 3, Novak Djokovic
Novak è il leader mondiale. Ha vinto l'Australian Open a gennaio e ha già un titolo a Wimbledon nel 2011. Perciò com'è possibile che sia solo il terzo favorito? Il serbo è riuscito a rimanere costante per tutto il primo semestre. Ha perso durante la tournée americana (Indian Wells e Miami), è caduto anche sulla terra a Madrid e a Roma, poi è tornato a vincere Monte Carlo con grande brio. Ha infine dovuto capitolare nella semifinale del Roland Garros alla fine di un match certamente epico, ma in cui di fatto ha letteralmente regalato il primo e soprattutto il terzo set a Rafa in una partita piena di alti e bassi. Nole è ovviamente in grado di vincere questo Slam, anche se non è più il giocatore dominante nel 2011, soprattutto in termini di costanza nelle prestazioni.
N° 4 Roger Federer
Come ho sottolineato più volte quest'anno, Roger è stato protagonista di una delle sue peggiori partenze di stagione negli ultimi dieci anni. Ha finalmente aperto il suo conto la scorsa settimana vincendo il torneo di Halle sull'erba. Lo svizzero deve ora affrontare un sacco di concorrenza con gli altri giocatori che hanno fatto grandi progressi, e a volte è costretto a lottare. Temevo che quest'anno non riuscisse proprio a vincere, e dubito della sua capacità di imporsi in un Grande Slam. Wimbledon sarà fondamentale per lui. Questo è lo slam in cui è più probabile che possa vincere, dato il suo stile di gioco e il suo palmares su questa superficie. Se, invece, non vincerà, un'eventuale sconfitta segnerebbe una vera battuta d'arresto per lui. La sua condizione fisica è fondamentale, compresi i suoi problemi alla schiena che sembrano torturarlo a cadenza regolare.
Ferrer e Tsonga
The Big Four oggi meritano di essere allargati date le prestazioni dei due giocatori. Uno, indiscutibilmente, è David Ferrer, e l'altro, capace di grandi prestazioni, è Jo-Wilfried Tsonga. Lo spagnolo ha avuto un grande inizio di stagione ed è quello che ha dimostrato di saper tenere meglio testa a Nadal sulla terra rossa (in particolare a Madrid e Roma, perché al Roland Garros è stata una sfida a senso unico). L'erba non è chiaramente la superficie migliore per David, tuttavia, i recenti progressi compiuti e la qualità della sua risposta al servizio avversario potrebbero portarlo alla seconda settimana del torneo. Per quanto riguarda Jo, ci sono tutte le ragioni per pensare che sarà un elemento pericoloso. Da gennaio, si è inserito in un progetto concreto con il suo nuovo allenatore. Il lavoro fisico oggi gli permette di essere più in forma. Ha raggiunto le semifinali del Roland Garros per la prima volta nella sua carriera, e l'erba di Londra si adatta perfettamente il suo stile di gioco.
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