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Federer sul suo documentario post ritiro: "Ho pianto 6 volte, è super emozionante"

Simone Eterno

Aggiornato 14/03/2024 alle 22:35 GMT+1

TENNIS - In una lunghissima intervista uscita su GQ, Roger Federer tocca tanti temi: dal suo rapporto attuale col tennis al suo ritiro, fino a qualche chicca sul documentario che uscirà prossimamente su Amazon riguardo i giorni del suo ritiro: "E' super emozionante, è difficile da guardare, ho pianto 6 volte".

Roger Federer

Credit Foto Getty Images

Roger Federer resta un catalizzatore di attenzioni a livello globale. Quando si muove, quando concede un'intervista, il mondo del tennis - e non solo - continua a pendere dalle sue labbra. E così, la lunga intervista concessa al magazine GQ, ha regalato spunti piuttosto interessanti. Dal documentario sul suo ritiro in uscita prossimamente su Amazon, al rapporto che Federer ha oggi col tennis. Dall'amico 'Nadal' ai 'Fab4', di cui 3 ancora in campo a giocare. Vi proponiamo alcuni dei passaggi più interessanti dell'intervista concessa da Federer.

Sul documentario che uscirà su Amazon sul suo ritiro

"E’ super emozionante, entusiasmante da guardare. Io l’ho guardato con Mirka e Tony (il suo agente) e ci siamo detti “Oh mio dio, wow”. Si tratta di un’ora e mezza sugli ultimi miei 12 giorni da tennista. Ne ho guardato una parte l’altro giorno ed è davvero super emozionante, ho pianto 6 volte. Ci sono davvero tanti momenti dove puoi percepire la mia sofferenza. Percepisci come stia arrivando la fine e poi come effettivamente la fine arrivi, ma è bello. Probabilmente per me è ancora molto emozionante riviverlo, quindi è difficile, è duro. Sono curioso di vedere la reazione del pubblico. Credo possa essere bello e per molti atleti possa essere interessante vedere come abbia vissuto la conclusione della mia carriera”.
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Federer e Nadal si lasciano andare in un pianto a dirotto

Sul tennis, se gli manca

"No, non molto veramente".

Davvero?

"Sì, mi fanno spesso questa domanda: non mi manca. Davvero. Mi sento in pace. Probabilmente anche perché so che il mio ginocchio, il mio corpo e la mia testa non mi permetterebbero più di rimanere là fuori in campo. Se sento ogni tanto quel “Hey, ma io posso fare quel colpo”?. Sì, quello sicuramente. Ma ho spremuto tutto me stesso. Ho provato e fatto tutto ciò che potevo. Per questa ragione mi sento in pace. Mi piace giocare a tennis con i miei figli. Di recente ho prenotato un campo con mia moglie, è stata la prima volta nella mia vita. Abbiamo chiesto: “E’ disponibile un campo per questo martedì, magari dalle 3 alle 4?”. Pensavamo sarebbe stato divertente tornare a giocare. E’ successo uno o due mesi fa, siamo finiti in campo a giocare a fianco dei nostri figli che stavano facendo una lezione. Ci siamo divertiti molto. Amo giocare a tennis ma mi sono sempre chiesto ‘Chissà come sarà quel momento quando mi ritirerò e tornerò in campo senza dover sentire il bisogno di migliorare un colpo. Chi se ne importa se sbaglio un rovescio? Chi se ne importa se miglioro o meno?’. Quel momento è arrivato".

Su Nadal

"Mi dispiace molto per Rafa, mi dispiace che non sia in grado di giocare quanto e come vorrebbe. Spero ci riuscirà in estate, perché comunque ho una buona sensazione su di lui. So che si è ritirato da Doha, da Indian Wells e così via, ma continuo a essere fiducioso su di lui, penso che possa tornare in corsa”.
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Roger Federer che ha fatto visita a Rafael Nadal nella sua accademia a Maiorca. Foto del 2024

Credit Foto Instagram

Sull'essere stato il primo dei 'Fab 4' a ritirarsi

"E’ una bella sensazione essersi ritirato per primo. Quando l’ho fatto vicino a me a Londra c’erano Andy, Novak, Rafa e Bjorn Borg. Erano tutti presenti e ho detto “Sento che sia la cosa giusta ritirarmi per primo’. Io avevo già vissuto un periodo della carriera senza di loro; adesso tocca a loro viverlo senza di me. Mi sarei sentito male ad esempio se Murray si fosse ritirato prima di me, cosa che ha quasi fatto per via della sua anca; o se l’avesse fatto Rafa per via delle sue ginocchia. Sono stato contento di essere stato il primo ad andarmene. Anzi, spero che loro continuino il più possibile, che arrivino dove sono arrivato io”.
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Andy Murray, Rafael Nadal, Roger Federer e Novak Djokovic nel 2022 poco prima del ritiro di Federer arrivato alla Laver Cup 2022

Credit Foto Getty Images

Ancora sul tennis, se continua a guardarlo

"Guardo gli highlights. Per me è difficile guardare una partita intera perché sono sempre impegnato con i miei figli o con qualche cosa in giro per il mondo. L’anno scorso ho visto probabilmente una sola partita intera. Ma posso dire che guardo spesso gli highlights e controllo i risultati ogni giorno. Di questo sono sorpreso. Pensavo che mi sarei staccato completamente e non mi sarebbe importato un granché, invece probabilmente il fatto che io conosca ancora tanti giocatori mi tiene lì a vedere cosa stiano facendo”.
L’intera intervista a Roger Federer è disponibile in lingua originale, in inglese, su GQ. Trovate qui il link
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Federer: "Miglior partner di doppio? Mia moglie, prima che arrivasse Rafa!"

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