Murray, il rientro è amaro: Kyrgios vince dopo una grande lotta

Lotta ma alla fine si arrende Andy Murray nel match d'esordio del 'Fever-Tree Championships', torneo ATP 500 con un montepremi di 1.983.595 euro in corso sui campi in erba dello storico Queen’s Club di Londra, uno dei tradizionali appuntamenti in avvicinamento a Wimbledon. Dopo 343 giorni d'assenza lo scozzese, sceso al numero 156 del ranking mondiale ha ceduto per 2-6 7-6(4) 7-5, dopo due ore e 38 minuti di lotta, all’australiano Nick Kyrgios, numero 21 Atp, reduce dalle semifinali a Stoccarda, dove è stato fermato da Federer.

Giornata d'esordio sull'erba londinese anche per altri big, a cominciare dal bulgaro Grigor Dimitrov, numero 5 Atp e secondo favorito del tabellone, che ha dovuto sudare prima di riuscire ad imporsi per 6-3 6-7(4) 6-3 sul bosniaco Damir Dzumhur, numero 29 del ranking mondiale: il 27enne di Haskovo al prossimo turno dovrà vedersela con il serbo Novak Djokovic, numero 22 Atp, che al contrario è stato in campo poco più di un'ora, giusto un allenamento, per regolare 6-2 6-1 il qualificato australiano John Millman, numero 63 Atp. Il 31enne di Belgrado è in vantaggio per 6 a 1 nel bilancio dei precedenti con Dimitrov, ed ha vinto anche l'unico disputato sui prati, la semifinale di Wimbledon 2014.

Subito fuori, invece, il belga David Goffin, numero 9 Atp e quarto favorito del seeding, poco fortunato nel sorteggio, battuto per 6-3 6-7(7) 6-3 dal campione in carica, lo spagnolo Feliciano Lopez, numero 37 Atp: per il 36enne di Toledo è stato il primo successo in quattro sfide con il 27enne di Rocourt. Male anche il sudafricano Kevin Anderson, numero 8 Atp, terza testa di serie, che ha ceduto per 7-6(4) 4-6 7-6(3), all'argentino Leonardo Mayer, numero 38 della classifica mondiale. Al secondo turno già da lunedì il croato Marin Cilic, numero 5 Atp e prima testa di serie, nonché finalista dodici mesi fa, che mercoledì troverà dall'altra parte della rete il lussemburghese Gilles Muller, numero 46 Atp, e lo svizzero Stan Wawrinka, precipitato al numero 261 del ranking mondiale dopo il Roland Garros.