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Bebe Vio, la scherma oltre ogni barriera

Ilaria Bottura

Pubblicato 07/05/2015 alle 12:37 GMT+2

Vi hanno emozionato durante i Giochi Olimpici, poi li avete persi di vista, ma loro continuano a lottare e sognare: sono i nostri "Eroi Dimenticati". Questa settimana vogliamo parlare di Beatrice Vio, fresca 18enne in testa alla Coppa del Mondo di fioretto paralimpico dopo tre vittorie consecutive

Bebe Vio con Valentina Vezzali (foto da Twitter)

Credit Foto Twitter

Se si pensa al fioretto femminile, in Italia viene in mente Valentina Vezzali, o magari Arianna Errigo ed Elisa Di Francisca. Ci sarebbe però un'altra ragazza di cui tutti dovrebbero ricordarsi: è Beatrice Vio, per gli amici Bebe, la cui storia è nota in Italia perché spesso ricordata dai media. Beatrice, infatti, è una fiorettista paralimpica, con tutti e quattro gli arti amputati.
La storia di Bebe potrebbe sembrare triste: a 11 anni la colpisce una meningite fulminante, da cui si salva per miracolo, ma non senza conseguenze: gli arti, infatti, si necrotizzano ed è necessaria un'amputazione globale, nonché altri interventi sul resto del corpo che le lasciano numerose cicatrici e tanto dolore. Beatrice, però, è tutt'altr5o che triste: a 18 anni appena compiuti e con un libro appena pubblicato, sorride alla vita come se non ci fosse nulla che non va e porta avanti la sua carriera agonistica come una vera guerriera. Facendo la spola tra il suo Veneto e il resto del mondo, Bebe è un fenomeno del fioretto e continua a vincere.
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Bebe Vio visual

Credit Foto Eurosport

PASSATO, PRESENTE E FUTURO - Nel passato di Bebe ci sono tante lotte, sia per la vita, sia in pedana, ma è quello più recente che fa ben sperare. La Vio infatti è giovanissima, ma sta dominando la Coppa del Mondo di fioretto, categoria B, ed è giusto del weekend appena trascorso il suo ultimo successo: a Montreal Bebe ha vinto la tappa canadese, centrando il suo terzo successo consecutivo, nonché il quarto podio su quattro gare disputate. Due prove di Grand Prix e due di World Cup al top la fanno balzare in vetta al ranking che dovrebbero garantirle un bel viaggio la prossima estate: un volo verso Rio de Janeiro e le Paralimpiadi del 2016. Nel frattempo, Bebe si gode la vita e gli amici, che sono tanti e famosi. Nella prefazione al suo libro "Mi hanno regalato un sogno", Lorenzo Cherubini (al secolo Jovanotti) le scrive: "I sognatori sono lottatori con un sorriso che sembra un arcobaleno. Quando qualcuno ti conosce, Bebe, succede che vuole essere migliore". Ed è normale: una positività e una voglia di vivere così forti non possono essere altro che un esempio da seguire.
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