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Perugia parte bene nella Finale Scudetto: 3-1 su Monza in gara-1 firmato Giannelli-Plotnytskyi e con dominio a muro

Marco Arcari

Aggiornato 18/04/2024 alle 23:37 GMT+2

PALLAVOLO, SUPERLEGA - Perugia comincia bene la Finale Scudetto, battendo 3-1 Monza nell'infuocato tutto esaurito del Pala Barton. Fenomenale Simone Giannelli (5 muri), MVP e decisivo a 360°, ma ottime prove anche per Oleh Plotnytskyi (18) e i centrali Flavio-Russo. Dall'altra parte della rete, malino Cachopa e non bastano né un ottimo Ran Takahashi, né i 16 punti dalla panchina di Arthur Szwarc.

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Se il primo atto della Finale Scudetto al femminile, tra Conegliano e Scandicci, è stato uno spettacolo continuo, anche gara-1 di Superlega offre momenti di altissima pallavolo, con Perugia che batte 3-1 Monza e comincia al meglio questa serie. La Sir Susa Vim, allenata da Angelo Lorenzetti, viene infatti trascinata da uno straordinario Simone Giannelli, col regista azzurro determinante in ogni fondamentale nonché autore di 5 muri, oltre che dal talento offensivo dei suoi centrali - Flavio e Roberto Russo - e dai colpi di Oleh Plotnytskyi (18 punti).
Dall'altro lato della rete, la Mint Vero Volley di coach Eccheli sogna in grande nel set iniziale, dove è avanti 21-15 e poi 24-21 prima di scivolare ai vantaggi, ma poi incassa il dominio a muro dei Block Devils. Molto bene Ran Takahashi (18), esiziale in attacco e perfetto pure in ricezione, così come un eccellente Arthur Szwarc (16), il quale parte dalla panchina per lasciare spazio al modulo a tre schiacciatori salvo poi subentrare e fare una grande differenza in fase offensiva. Domenica 21 aprile, dalle ore 15:15 all'Opiquad Arena di Monza, in programma gara-2.
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La partita

Nonostante le immense fatiche che Monza ha patito domenica scorsa, in gara-5 di semifinale contro Trento, e i blackout di Perugia, tra le mura di un infuocato Pala Barton va in scena una gran bella sfida. Partiamo dalla fine, ovvero dal riconoscimento di MVP dato a Giannelli. Il palleggiatore della Nazionale mostra una qualità assoluta nella distribuzione del gioco, ma soprattutto cambia più volte l'inerzia del match con ottimi turni in battuta e attentissimo lavoro a muro, senza peraltro dimenticare una fase difensiva in cui sta crescendo sempre più a dismisura. Dal primo servizio al riconoscimento ottenuto da Giannelli c'è però in mezzo una partita caratterizzata da tantissimi aspetti diversi. Innanzitutto la serata sottotono di Fernando Kreling, a tutti noto come Cachopa. L'alzatore brasiliano rappresenta l'anima principale del club monzese, grazie a un gioco tanto "spinto" quanto imprevedibile per gli avversari, ma stasera si dimostra un bel po' impreciso per i suoi soliti (eccelsi) standard di rendimento. Di ciò ne risente tutta la squadra, al netto di evidenti difficoltà nell'attacco da posto quattro - che non riguardano però il già citato Takahashi, mostruoso con un 61% di efficienza offensiva - e di una ricezione altalenante del libero Marco Gaggini, a fronte invece di un perfetto Max Colaci. Il modulo iniziale a tre martelli dà ampie garanzie in seconda linea, ma la Mint Vero Volley cambia marcia proprio nel momento in cui coach Eccheli fa alzare dalla panchina Szwarc. L'opposto canadese/polacco toglie qualsiasi punto di riferimento al muro perugino, altrimenti letale in tanti frangenti della gara. Monza mostra anche una correlazione muro-difesa e un livello di attenzione nelle coperture ben inferiori rispetto alla serie di semifinale contro i campioni d'Italia in carica, eppure gioca totalmente alla pari tre set su quattro.
Merito di una grande tenuta mentale della squadra ospite, ma pure dei demeriti di una Sir Susa Vim che sente sicuramente la pressione di essere la grande favorita e, per tale motivo, commette diverse sbavature. A cominciare dalla battuta, fondamentale in cui i Block Devils marcano meno errori di Monza (15 a 16) ma, per larghi tratti di questa gara-1, risultano pure meno efficaci. Specialmente un Wassim Ben Tara da 7 errori personali oltre i nove metri, sebbene comunque spesso debordante in attacco. Dopo l'agile 25-18 del 2° set, con cui sostanzialmente ipoteca il successo, Perugia diventa anche molto discontinua in contrattacco e nel lavoro a rete, facendosi spesso "usare" per mani-out su cui Takahashi va davvero a nozze. Gli ospiti ne approfittano, tentano di reinserire sul taraflex Stephen Maar e riescono perfino a prendersi il 3° set (25-23) in rimonta, grazie a tre punti consecutivi - di cui due muri - realizzati da Gianluca Galassi. Nel momento in cui i padroni di casa ritornano però attenti e precisi, l'inerzia ritorna quasi completamente tra le loro mani. Sul 16-11 del 4° set, col primo tocco di seconda intenzione messo a terra dal solito Giannelli, la sfida non si chiude soltanto perché la coppia Plotnytskyi-Semeniuk decide di anticipare di otto mesi il Natale e regalare punti su punti con inattesi errori in attacco. La Sir Susa Vim scivola pure sotto nel punteggio (20-21) e vede da vicino gli spettri di un tie-break che sarebbe molto (davvero molto) complicato, ma capitan Wilfredo Leon si alza dalla panchina per realizzare l'ace che spezza le ultime resistenze monzesi e ne certifica, ancora una volta, lo strapotere al servizio. Sul primo tempo di Russo, il Pala Barton festeggia il 25-23 del parziale e il definitivo 3-1. Perugia parte bene, Monza si conferma ostica e mai doma: come nel femminile, anche in questa serie è a oggi difficile ipotizzarne una conclusione in tre partite.

Il tabellino

Sir Susa Vim Perugia - Mint Vero Volley Monza 3-1 (27-25; 25-18; 23-25; 25-23)
  • Perugia: Candellaro n.e., Held n.e., Giannelli 6, Herrera n.e., Toscani (L) n.e., Leon 2, Ben Tara 17, Solé 2, Colaci (L), Flavio 9, Semeniuk 13, Plotnytskyi 18, Russo 12, Ropret n.e. All. Lorenzetti.
  • Monza: Visic, Loeppky 9, Comparoni n.e., Maar 9, Mujanovic, Morazzini (L) n.e., Galassi 10, Takahashi 18, Beretta n.e., Kreling 1, Di Martino 4, Gaggini (L), Szwarc 16. All. Eccheli.
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