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L'Italia 2.0 di De Giorgi lotta, ma cede 0-3 alla Polonia del super duo Kurek-Leon. Ottima gara di Luca Porro

 Marco Arcari

Aggiornato 19/06/2024 alle 23:08 GMT+2

PALLAVOLO, VNL 2024 (M) - L'Italvolley maschile di Fefè De Giorgi lotta quasi alla pari contro la Polonia, ma cede 0-3 sotto i colpi del super duo formato da Bartosz Kurek (15 punti) e Wilfredo Leon (18). Grandissima partita di Luca Porro, il migliore dell'Italia con 12 punti, e di Gabriele Laurenzano. La Nazionale scivola al 3° posto nella classifica di VNL, scavalcata proprio dalla Polonia.

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Seconda sconfitta per l'Italvolley maschile di Fefè De Giorgi nella Volleyball Nations League 2024. Gli Azzurri attuano un ampio turnover, già programmato dal CT per questa Week 3, e lottano quasi alla pari contro la fortissima Polonia, cedendo però 0-3 sul gerflor dell'Arena Stozice di Lubiana. La nazionale polacca viene trascinata dai colpi spaziali di Bartosz Kurek, autore di 15 punti col 60% di efficienza offensiva, e soprattutto di Wilfredo Leon. il quale chiude con 18 punti e il 67%.
L'ormai ex schiacciatore di Perugia è semplicemente dominante nei primi due set, con 15 punti e un irreale 71% di efficienza, riuscendo così a "compensare" i tantissimi errori in battuta suoi e dei compagni (22 servizi errati). L'Italia alterna ottime soluzioni tecnico-tattiche a pochissima qualità sia nel muro-difesa che dai nove metri; Luca Porro sicuramente il migliore in campo tra gli Azzurri, bene anche Gabriele Laurenzano. Nazionale che scivola al 3° posto nella classifica di VNL 2024.
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La partita

Auspicabile, ma indubbiamente difficile attendersi un risultato diverso da una sconfitta. Lo 0-3 rappresenta paradossalmente comunque un ulteriore step nella crescita di questa Italvolley. Il CT De Giorgi lancia in campo le "seconde linee" e ottiene buonissime risposte soprattutto dai fratelli Porro, da Laurenzano e, in parte, da Alessandro Bovolenta. Partendo proprio da quest'ultimo, il giovanissimo opposto alterna colpi dalla grande manualità a errori un po' marchiani nel giocare contro il muro polacco ed evitare di subire stampate tonanti, soprattutto da Fornal-Kurek. Rimandato a una delle prime prove in maturità, ma non affatto bocciato: Bovolenta possiede tutto il talento e i mezzi fisici per diventare l'opposto di riferimento dell'Italvolley entro un lustro, forse anche meno. Passando ai fratelli Porro, pare chiaro che la "dinastia" genovese possa monopolizzare la Nazionale in vari ruoli. Luca gioca una partita sublime in attacco, alternando diagonali strettissime a colpi intelligenti in parallela o in pallonetto spinto; Paolo subentra invece a Riccardo Sbertoli per il cambio di diagonale principale, incidendo al palleggio ma anche dai nove metri. Infine, il già citato Laurenzano. A soli 21 anni appena compiuti, il libero di Trento non sarà ancora ai livelli della macchina Fabio Balaso, ma mostra una completezza impressionante, specie se rapportata alla data di nascita. Aspetti positivi chiaramente importanti, che fanno però da contraltare a diverse situazioni da rivedere.
Anzitutto il muro-difesa. Ok le percentuali stellari di Kurek-Leon; ok pure la sempre solida regia di Marcin Janusz, il quale spinge sapientemente coi primi tempi dei centrali anche quando sembrerebbe praticamente impossibile; ok perfino le uscite in pipe di un Fornal come sempre leonino nelle provocazioni a rete. Ma il muro-difesa italiano risulta inesistente, spesso e volentieri: inefficacia dettata sicuramente dall'inesperienza di tanti Azzurri, nonché dalla poca stazza di alcuni protagonisti. A ciò si aggiungono gli errori in battuta. La Polonia gioca praticamente contro sé stessa dai nove metri, eccezion fatta per qualche debordante turno di Leon, ma la Nazionale sembra volerla imitare troppo a lungo, accumulando ben 17 servizi sbagliati, di cui molti neppure poi così tanto forzati. Infine, a pesare nell'economia di questa sconfitta c'è anche il rendimento altalenante di Francesco Recine. Sia chiaro, il nuovo martello dei Toray Arrows non può essere preso quale capro espiatorio, stante il fatto che la pallavolo resta anzitutto uno sport di squadra. Ultra sollecitato in ricezione, fondamentale in cui peraltro tiene molto bene, Recine sbaglia però troppe scelte offensive, subendo quelle murate che spengono l'entusiasmo di un'Italvolley fin lì gagliarda nel punto a punto contro la formazione più forte e completa del mondo. Sebbene in partita secca possa succedere di tutto, in vista dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 viene proprio da chiedersi quale nazionale possa battere la squadra allenata da Nikola Grbic.

Il tabellino

Italia - Polonia 0-3 (22-25; 21-25; 22-25)
  • Italia: P. Porro, Recine 7, Sbertoli 1, Sanguinetti 2, Bottolo n.e., Cortesia, Gironi 3, Rinaldi n.e., Gaggini (L) n.e., Bovolenta 11, Caneschi n.e., Laurenzano (L), Mosca 2, L. Porro 12. All. De Giorgi.
  • Polonia: Popiwczak (L) n.e., Komenda, Kurek 15, Klos n.e., Leon 18, Bednorz, Sliwka, Kochanowski 3, Zatorski (L), Janusz 1, Bieniek 8, Fornal 6, Boladz 1, Huber 1. All. Grbic.
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