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L'Italia di Velasco è in finale! Le Azzurre travolgono 3-0 la Polonia con uno show totale e Orro-Egonu formato MVP

 Marco Arcari

Aggiornato 22/06/2024 alle 13:59 GMT+2

PALLAVOLO, VNL 2024 (F) - L'Italvolley di Velasco vola in finale! Le Azzurre surclassano 3-0 la Polonia, con una partita strepitosa e lo show offensivo di Paola Egonu (22 punti col 50% di efficienza). Domenica 23 giugno sfideranno così Brasile o Giappone per la medaglia d'oro. Alessia Orro co-MVP con Egonu, superbe Myriam Sylla e Anna Danesi, ottimo anche l'ingresso in corso di Alice Degradi.

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Clamorose, immense, spettacolari! Scegliete pure l'aggettivo che vi piace maggiormente, perché oggi le Azzurre dell'Italvolley danno una grande dimostrazione del loro vero potenziale. L'Italia femminile di Julio Velasco surclassa 3-0 la Polonia e vola così in finale di Volleyball Nations League 2024 dove, domenica 23 giugno dalle ore 15:30, sfiderà Brasile o Giappone per mettersi al collo la medaglia d'oro. Show clamoroso della Nazione, che domina in ogni fondamentale.
Sicuramente la squadra polacca, allenata da Stefano Lavarini, risente della stanchezza derivante dalla maratona di semifinale, vinta al tie-break contro la Turchia, ma oggi il dominio azzurro è lampante. Frutto di un muro-difesa incredibile, di grande efficacia in tutti i fondamentali e diverse protagoniste. A cominciare da Alessia Orro, autrice di ben 6 muri e perfetta al palleggio, e Paola Egonu, con l'opposta che firma 22 punti oltre a un indescrivibile 50% di efficienza offensiva.

La partita

Letteralmente ingiocabili! L'Italvolley travolge 3-0 la Polonia, non lasciandole neppure le briciole del banchetto allestito sul gerflor di Bangkok (Thailandia). Una vittoria di gruppo, di squadra, sublimata però dalla valorizzazione delle individualità: è questo il segreto delle Azzurre durante la prima parte della gestione Velasco, poiché la Nazionale ottiene grandi risultati giocando in modo collettivo, ma riuscendo al contempo a esaltare il talento delle singole. Su tutte, quello di Egonu. Per quanto il tifoso medio non capisca i motivi delle foto-copertina a lei dedicate, è innegabile che Paola sia tornata a fare ciò che le riesce meglio: dominare a 360° e facilitare il gioco italiano nei momenti chiave dei vari set, quelli in cui la palla pesa il doppio, se non il triplo, e il campo quasi brucia. 22 punti senza mai strafare, sempre in controllo, con un'efficienza stellare in qualsiasi fondamentale e il sorriso ritrovato di chi sa bene di essere la più forte di tutte, ancora dopo tanti anni. Certo, il rendimento dell'oppostona azzurra è come sempre favorito dal collettivo e, soprattutto, dalle alzate di Orro. Alessia oggi firma una delle migliori prove in carriera per punti realizzati (7), dominando a muro (6!) e gestendo al meglio tutte le sue compagne quando deve chiamarle ad attaccare. Il muro polacco ci capisce poco e niente della distribuzione di Orro, sfarfallando in ogni zona e fungendo quasi da bersaglio mobile durante quegli scambi in cui la palla non è del tutto perfetta per le "attaccanti" azzurre. Al contrario, il muro italiano è nuovamente granitico. Non soltanto per i 12 muri-punto che finiscono sul tabellino ufficiale della gara, ma anche e soprattutto per la qualità di tempismo, posizionamento e piano di rimbalzo che mostra sempre l'Italvolley.
Ritornando poi alle singole interpreti di questa splendida vittoria, bisogna necessariamente dedicare righe importanti a Moki De Gennaro, Alice Degradi e Myriam Sylla. L'eterna libero è sempre più talento inossidabile, in grado di sfidare le leggi del tempo e della fisica per innalzare ulteriormente la qualità del muro-difesa italiano, come se già non bastasse il superbo lavoro a rete del duo Danesi-Fahr. De Gennaro impersonifica il manuale vivente del libero: con buona pace di chi aveva optato per un ricambio generazionale durante il quadriennio olimpico, di certo non l'idea più saggia per approcciare Parigi 2024. Degradi subentra invece nel finale di primo set a una Caterina Bosetti molto attenta in difesa e ricezione, ma poco efficace in attacco, sfruttando così l'ennesima occasione da "sostituta". Il 55% di efficienza offensiva è soltanto la punta dell'iceberg nell'ottima prova di Alice, la quale ormai si conferma soluzione tattica preziosissima per Velasco, anche perché sempre tarantolata in difesa e al netto di qualche sbagherata in ricezione. Infine Sylla, l'immensa Sylla. Sì, in fin dei conti è questo l'aggettivo più adatto per descrivere l'attuale versione di Myriam: bersagliata dal servizio avversario, ma quasi mai in crisi, onnipresente in difesa, leonina in attacco e preziosa pure a muro. Cosa le si potrebbe chiedere di più? Con l'infortunio di Elena Pietrini, l'Italvolley ha perso indubbiamente tanto potenziale in posto quattro, ma finché la coppia Degradi-Sylla gioca così, non c'è problema. Domani, molto probabilmente, l'ostacolo sarà ancora più arduo da superare: Brasile favoritissimo nella sua semifinale contro il Giappone, sebbene la nazionale nipponica sappia realizzare exploit con effetti speciali. Fino a domani c'è però tempo utile a godersi questa stupenda vittoria. L'Italia è la prima finalista della VNL 2024; al resto ci penseremo, appunto, domani.

Il tabellino

Italia - Polonia 3-0 (25-18; 25-17; 25-11)
  • Italia: Lubian n.e., Degradi 6, Cambi n.e., Spirito (L) n.e., De Gennaro (L), Orro 7, Bosetti 1, Danesi 5, Bonifacio n.e., Sylla 11, Egonu 22, Fahr 4, Antropova, Giovannini. All. Velasco.
  • Polonia: Alagierska, Korneluk 4, Witkowska, Stysiak 11, Lukasik 9, Szczyglowska (L), Wolosz, Czyrnianska 1, Lysiak (L) n.e., Smarzek 2, Wenerska, Rozasnki 1, Medrzyk 6, Jurczyk 2. All. Lavarini.
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