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È trionfo Italia! Le Azzurre di Velasco dominano 3-1 il Giappone con un altro show di squadra ed Egonu stellare

 Marco Arcari

Aggiornato 23/06/2024 alle 18:42 GMT+2

PALLAVOLO, VNL 2024 (F) - L'Italia trionfa: è medaglia d'oro come nel 2022! Le Azzurre di Julio Velasco battono 3-1 il Giappone in finale, con una stupenda prova di squadra, e si godono il trionfo. Paola Egonu MVP clamorosa con 27 punti ed efficienza ottimale (45%), ma super partita di tutta la Nazionale. Alice Degradi si candida per un posto nel roster olimpico, Moki De Gennaro è invece eterna.

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Strepitosa Italvolley femminile! La nazionale di Julio Velasco trionfa in Volleyball Nations League 2024, mettendosi al collo la medaglia d'oro col 3-1 rifilato al Giappone in finale. Prova di squadra a tratti commovente delle Azzurre, grazie a un muro-difesa spesso e volentieri ermetico, al talento in palleggio di Alessia Orro e ai punti, sempre pesantissimi, di Paola Egonu. L'opposta risulta ovviamente MVP della finale, realizzando ben 27 punti col 45% di efficienza offensiva.
Egonu è però soltanto la punta di diamante - peraltro non unica - di una formazione piena di talento e in cui spicca oggi soprattutto la coppia formata da Alice Degradi e Myriam Sylla. La prima domina per almeno due set e mezzo, trovando grande continuità sia in ricezione che in attacco; la seconda è come sempre trascinatrice emotiva di questo gruppo azzurro, nonché giocatrice capace di mettere a terra palloni decisivi nel corso di tutta la gara. L'Italia trionfa in VNL per la seconda volta.
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La partita

Indiscutibilmente, la miglior partita dell'Italvolley femminile da diversi anni a questa parte. Veder giocare la Nazionale di Velasco è un piacere per gli occhi, anche di chi non è poi così esperto di pallavolo. Perché la squadra azzurra mostra un godimento infinito nel soffrire insieme, nell'aiutarsi reciprocamente e nel puntare compatta a un unico obiettivo: la vittoria. Risultato che si può ottenere oppure no, dal momento che questo è uno sport fatto di dettagli, prima ancora che di centimetri, ma che potrà spesso e volentieri maturare se questo rimarrà l'approccio dell'Italia. Formazione che gioca una pallavolo a tratti sublime, impreziosita dal talento individuale di diverse stelle nel firmamento mondiale, messo però sempre e comunque al servizio del bene comune. Il muro-difesa resta il fondamentale predominante dell'Italia di Velasco, perfino in una partita contro la nazionale maestra nel lavoro difensivo, ma non è l'unico. Nel corso di questa VNL abbiamo infatti ammirato tanta efficacia dai nove metri, ottima distribuzione in palleggio, sia di Orro che di Carlotta Cambi, e un'attenzione in ricezione che, ad avviso di chi scrive, resta ancora oggi l'ago della bilancia di questa disciplina. Certo, poter contare sul talento di Egonu è un bel vantaggio, come testimoniato dai numeri messi insieme da Paola in queste Finals, eppure dietro Egonu, anzi al pari di Egonu, c'è davvero tanto altro di cui scrivere. A cominciare dall'eterno lavoro di Moki De Gennaro. La libero italiana non viene inserita nel 6+1 ideale della competizione soltanto perché la pari ruolo giapponese Manami Kojima riesce perfino nell'impresa di difendere moltissimi attacchi di Egonu, ma resta ancora oggi il punto di riferimento nel panorama mondiale.
Il suo clinic difensivo e di coperture messo in piedi in questa finale è da far rivedere on-demand nelle scuole di volley, cercando però di spiegare alle giovani allieve che un simile livello di perfezione, a volte, non è umanamente possibile. De Gennaro ritorna così a guidare una linea difensiva azzurra in cui anche altre interpreti riescono a fare la differenza. Ad esempio, Caterina Bosetti, una delle pallavoliste più complete di sempre. La nuova giocatrice del VakifBank "cede" a Degradi il posto da titolare in questa finale, salvo poi subentrarle dalla fine del 3° set per fare la differenza soprattutto in seconda linea. Al pari di Sylla, poiché anche Myriam ritorna sui livelli che aveva mostrato nei trionfali Europei 2021, spegnendo sistematicamente l'entusiasmo di un Giappone preso da tempo a modello dal nuovo corso italiano. Velasco aveva chiesto alle Azzurre di assimilare sempre più movenze difensive e capacità di occupazione degli spazi tipiche della squadra nipponica; messaggio ampiamente recepito dal momento che, contro il Giappone, l'Italvolley gioca da Giappone. La cabala tralascia un precedente importante, quello del 2022: allora l'Italia stravinse la VNL, dominando il Brasile in una finale forse ancor più a senso unico di quella odierna, salvo poi non ripetere tali exploit ai successivi Mondiali. Tra meno di 40 giorni in palio non ci sarà l'oro iridato, bensì quello olimpico, e il sogno di un Paese intero è abbastanza chiaro. In fin dei conti, si tratta soltanto di spezzare una maledizione sportiva, visto che mai l'Italia femminile è riuscita a conquistare una medaglia ai Giochi Olimpici. I tempi sono però maturi, inutile nascondersi...

Il tabellino

Italia - Giappone 3-1 (25-17; 25-17; 21-25; 25-20)
  • Italia: Lubian, Degradi 12, Cambi, Spirito (L) n.e., De Gennaro (L), Orro 2, Bosetti 5, Danesi 6, Bonifacio n.e., Sylla 15, Egonu 27, Fahr 9, Antropova 3, Giovannini. All. Velasco.
  • Giappone: Iwasaki 2, Hayashi 3, Koga-Nishida 17, Ishikawa 6, Seki, Watanabe, Kojima (L), Inoue 11, Yamada 6, Fukudome (L), Miyabe 2, Kurogo n.e., Araki , Wada 5. All. Manabe.
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