Malagò sogna un'Olimpiade da record: "Italia forte ovunque, puntiamo a superare il record di 40 medaglie di Tokyo"

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Pubblicato 26/06/2024 alle 09:12 GMT+2

OLIMPIADI, PARIGI 2024 - Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, punta a battere il record di medaglie olimpiche segnato tre anni fa a Tokyo, contando su un'Italia qualificata e competitiva in ogni disciplina sportiva. Anche i numeri dei partecipanti possono battere il precedente primato dell'edizione giapponese.

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La squadra di nuoto porterà 36 atleti alle Olimpiadi di Parigi 2024. Facendo salire il totale degli azzurri qualificati a quota 355. Non è ancora il numero definitivo, ma si avvicina già al record di tre anni fa, quando l'Italia schierò 384 rappresentanti a Tokyo. E, in particolare, ogni federazione porterà almeno un atleta alla kermesse più importante al mondo. Sono numeri di enorme soddisfazione per il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ne ha parlato in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.

Un Team Italia da record con 400 atleti?

«Adesso che il nuoto ha definito la sua squadra, siamo a 355 atleti azzurri: 186 uomini e 169 donne, in 27 sport su 32 in programma. Con il punto interrogativo della pallacanestro, contiamo comunque di battere i 384 di Tokyo, nostro precedente primato, perché mancano le quote dell'atletica leggera. Se poi il basket centrerà l'obiettivo, supereremmo i 400. E c'è una cosa importante: siamo riusciti a qualificare almeno un atleta per ogni federazione di sport individuali. La soddisfazione è grandissima, è un segnale importante».

Obiettivo ambizioso: battere il record di 40 medaglie di Tokyo

«A Parigi dobbiamo superare le 40 medaglie di Tokyo. È complicato, ma abbiamo delle opportunità di compensazione. Il passo falso di qualcuno che sulla carta è chiamato a una grande prestazione può essere attutito dal successo di qualcun altro che inaspettatamente va a medaglia, un po' come successo in Giappone con la scherma e l'atletica. E vorrei ricordare che nel medagliere non comanda il numero di ori. Per il CIO, così come per me, conta il numero delle medaglie».
«Caterina Banti e Ruggero Tita (vela, Nacra 17) sono in assoluto gli atleti più forti che abbiamo. E il loro sport ha più prove, come un campionato in cui alla fine vince il più forte, al contrario di quello che potrebbe avvenire in gare secche come i 100 metri».
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