Thomas Ceccon: "Vorrei conoscere Sinner anche se tutto ciò che lo riguarda è esagerato. Penso ai Giochi in ogni istante"

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Pubblicato 20/06/2024 alle 11:13 GMT+2

NUOTO - Thomas Ceccon in un'intervista al Corriere della Sera parla del suo rapporto con l'ossessione, il nuoto e confida un desiderio: "Vorrei conoscere Sinner, abbiamo la stessa età quando vince lui voglio vincere anch’io. Adesso tutto quello lo riguarda è esagerato, anche se pulisce le righe del campo sembra un santo".

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I grandi risultati arrivano dal duro lavoro e dalla perseveranza. Niente scuse”. La frase è attribuita a Kobe Bryant, colui che inventò la Mamba Mentality ma potrebbe essere riconducibile a qualunque grande campione che vuole lasciare un segno tangibile nella propria carriera e raggiungere qualcosa di straordinario, tipo vincere un oro olimpico, l'ambizione che alberga nel cuore di ogni sportivo. Thomas Ceccon a meno di 40 giorni dalla Cerimonia d’Apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, in un’intervista al Corriere della Sera confida di pensare alle Olimpiadi e alla gara dei 100 dorso ogni istante della propria giornata. L’Olimpiade che diventa un ossessione da inseguire anche a costo di andare fuori giri e provare rigetto per la vasca o per quello che si è sempre fatto...   
Ogni minuto della giornata ormai il mio pensiero è fisso sulle Olimpiadi. Capita anche qualche giorno che mi sveglio e non ci penso, però sono molti meno rispetto a quello in cui la mente va immediatamente a quella gara lì. Se l’ossessione è necessaria per vincere? Forse sì, l’ho sempre avuta e quando c’è un impegno così grande probabilmente è necessaria. Io poi ho 23 anni, è il mio momento. Ho vinto relativamente poco, perciò mi alleno sempre, faccio al massimo un paio di giorni di pausa”.

"I 100 dorso sono la mia gara. Il nuoto è un lavoro che mi piace ma non mi diverte"

A Parigi 2024 oltre ai 100 dorso e alle staffette farò i 200 dorso e poi forse i 100 delfino anche se lì il mio obiettivo realistico è la finale. La polivalenza è la mia prerogativa però forse all’Olimpiade è meglio puntare sulle medaglie. Io ultracompetitivo oggi lo sono sui 100 dorso. Nei 200 dorso se le cose vanno come devono, primo non ci arrivo e c’è molta differenza: tra provare e prendere una medaglia, gareggiare per vincere. I 100 dorso invece sono la mia gara, so gestirli anche se viro piano so sempre cosa devo fare. Ho fatto record del mondo due anni fa, sono arrivato 2° l’anno scorso sbagliando completamente l’arrivo, sono fra quelli che si contendono l’oro. Fidanzata o hobby? Non sono fidanzato, non ho tempo. Adesso nella mia vita non c’è niente che non sia dormire, mangiare, allenarmi. Il nuoto è un lavoro che mi piace ma non mi diverte”.
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Thomas Ceccon (2022)

Credit Foto Getty Images

“Vorrei conoscere Sinner anche se ciò che lo riguarda è tutto esagerato”

Ceccon, che prima di dedicarsi al nuoto, ha anche giocato a tennis spende anche due parole sul fenomeno del momento Jannik Sinner, neo numero uno del tennis mondiale.
Mi piacerebbe conoscerlo, abbiamo la stessa età, quando vince lui voglio vincere anch’io. Da bambino giocavo a tennis e Nadal è sempre stato il mio idolo. Adesso tutto quello che lo riguarda è esagerato, anche se pulisce le righe del campo sembra un santo”.
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