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MotoGP 2024. Dopo un mese di stop si torna in pista: come si riparte? Come cambieranno le forze in campo?

Fabio Psoroulas

Pubblicato 27/06/2024 alle 21:55 GMT+2

MOTOGP - Da Assen riparte la MotoGP dopo un mese di fuoco, dove è accaduto di tutto, non in pista ma fuori. Martin è passato dall'essere compagno di Pecco in Factory a bocciato di lusso, con Ducati che è caduta nell'all-in di Marquez. Il Cabroncito sarà in rosso nel 2025 e questo ha scatenato l'effetto domino, con Martin e Bez in Aprilia, Vinales e Bastianini in KTM. E ora cosa succederà in pista?

Da Bagnaia a Marc Marquez in Gresini: i piloti del mondiale 2024 in 2'

Finalmente si torna in pista. Dopo quasi un mese di pausa riparte la MotoGP dall'Università del Motociclismo. Assen sarà teatro dell'ottavo atto del mondiale 2024, il primo dopo ben quattro settimane di stop. E' stato un giugno intensissimo, non per le fatiche dei piloti dato che non si è corso, ma per tutto quello che c'è stato intorno. Eh si, perché è assolutamente successo di tutto, tra mercato, cambi di casacche e colpi di scena. Facciamo il punto della situazione.

Martin da amato…

Tutto comincia il giovedi pre-Mugello con la voce, assolutamente vera, di Ducati e Martin molto vicini a chiudere per il passaggio ufficiale dello spagnolo in Factory. E' lo stesso Martinator a confermare in conferenza stampa dei contatti e che è fiducioso che si possa chiudere tutto a breve. Anche Ciabatti e compagnia, finalmente, hanno preso la loro decisione, consci che Marc Marquez, come ha detto lui nelle interviste post GP di Barcellona, gli andrebbe bene andare anche in Pramac basta che abbia trattamento ufficiale. Tutti contenti quindi: Martin che finalmente avrebbe la sella ufficiale, Marc con la stessa moto di Pecco, Pramac che si ritroverebbe il Cabroncito nei box e Ducati stessa che continuerebbe ad avere i tre riders migliori del momento sotto la sua ala. L'unico out sarebbe la Bestia, ma amen.

A bocciato…

E poi cosa è successo? Che Marc Marquez, il solito Marc Marquez, ha fatto il guastafeste. Conscio del suo potere mediatico, della sua esperienza, del suo tutto, è andato all in, annunciando sempre prima del Mugello che Pramac non sarebbe stata una opzione per lui. O Factory o nada, e questo è un grandissimo colpo di scena. Allarme rosso quindi nel box in rosso, con tutti a pensare a cosa fare a riguardo: prendere Martin sarebbe la cosa più giusta dato il suo percorso negli ultimi anni, ma questo significherebbe perdere Marquez? Per darlo alla concorrenza? Meglio pensarci su qualche ora. Dopo tanto cervellarsi, alla fine gli uomini Ducati hanno scelto di bocciare Martinator, privilegiando un otto volte campione del mondo. Martin quindi, colmo di rabbia, in una notte ha firmato con Aprilia, prendendo il posto dell'amico Aleix.

Effetto domino

Da qui è stata una escalation. Bastianini, anche lui messo da parte, ha scelto di accettare l'offerta della KTM che dall'anno prossimo porterà quattro moto ufficiali allo stesso livello. Insieme, un po' a sorpresa, a Maverick Vinales. Top Gun, senza aver litigato con la Aprilia, ha deciso di andarsene da Noale, nonostante un'attuale ottima annata. Rivola però non ha perso tempo, conquistando il cuore di Marco Bezzecchi che finalmente trova una sella ufficiale, anche se deve lasciare mamma VR46 che tanto gli ha dato in questi anni.

Pramac si lecca le ferite

Ducati Factory a posto, KTM a posto, Aprilia a posto. Chi rimane fuori? Incredibilmente Pramac, che dall'avere tra le sue mani Marc Marquez si ritrova con un pugno di mosche in mano. E così Campinoti, accecato anche lui dalla rabbia, ha praticamente deciso di mollare le moto di Borgo Panigale nel 2025 per diventare succursale di Yamaha. Una scelta importantissima, dove i soldi sicuramente hanno fatto la loro parte, dato che dal Giappone spingono da tempo per tornare ad avere i team clienti, mentre Ducati le sue moto le fa pagare care, ma che riguarda anche un rapporto che si è rotto in pochissimi giorni nonostante anni di trionfi. Da qui partiranno altri effetti domino: Aldeguer prenderà il posto di Bez dato che non c'è più Pramac con Ducati? Morbidelli sarà salvato da Uccio? E quindi Diggia? E poi chi sarà convinto ad andare sulle Yamaha clienti non certo allettanti? Prepariamoci anche a un secondo break con tanti annunci.

Griglia rivoluzionata, ma ora?

Dopo tutto questo trambusto riguardante il futuro, c'è però ancora un presente da disputare. Come tutto quello che è accaduto potrà influenzare il campionato? Sicuramente Martin avrà il dente avvelenato contro la casa madre e farà di tutto e di più per andarsene da campione iridato, sarebbe il primo a farcela su una moto non ufficiale. L'obiettivo è quindi dare uno schiaffo potentissimo a Borgo Panigale. Dall'Igna ha assicurato che darà tutto il supporto necessario a Martinator e Pramac sino a fine anno, ma sarà veramente così? Saranno disposti a supportare fino all'ultimo un team e un pilota con cui hanno chiuso ogni tipo di rapporto? Se Ducati vorrà "ostacolare" Martin, dovrà essere brava a recitare, perché farlo a luci accese sarebbe un bruttissimo spettacolo.

Gli altri rimangono tranquilli, soprattutto Marc

Marquez, Bastianini, Vinales e gli altri protagonisti di questo giugno movimentato sono ora molto più tranquilli, dato che hanno deciso il loro futuro e possono correre molto più liberi di testa. Sono tutti ormai dei "separati in casa", ma nessuno soffrirà più di tanto questa situazione. Soprattutto il Cabroncito può essere super contento, dato che, ancora una volta, ha ottenuto quello che voleva, burattinando tutto il paddock.

E Pecco?

Il Campione del mondo è rimasto a guardare, assolutamente in disparte. Qualcuno ha detto che è stato interpellato da Ducati sulla scelta, ma GoFree ha negato tutto. Da un certo punto di vista questa per Bagnaia è una occasione d'oro: battere Marquez sulla stessa moto sarebbe un colpo pazzesco per la sua credibilità, dato che per molti non è un vero campione Pecco, nonostante un palmares da primo della classe. C'è però ancora un mondiale da vincere contro i due spagnoli. Qualcuno dice che questa situazione potrebbe ancora di pù favorirlo, dato che Martin potrebbe essere "depotenziato" da casa madre mentre Marquez non ha certo voglia di inimicarsi il suo futuro team prima del tempo. Staremo a vedere.
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