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Ora vince Max Verstappen, non la Red Bull. Ferrari ridimensionata? L'analisi dopo il GP Spagna

Paolo Viganò

Pubblicato 24/06/2024 alle 10:09 GMT+2

FORMULA 1 - L'olandese surroga i problemi della Red Bull con un'altra prestazione da cineteca, la McLaren è ormai al livello della RB20 se non migliore, ma l'olandese fa la differenza. Ferrari poco brillante sulla pista più sincera del Mondiale, a Maranello va ancora estratto il massimo dai recenti sviluppi.

Sainz: “Ero partito bene ma non c’era modo di battere le Mercedes”

'Overdrive' è il termine con cui si indica un modo di guidare troppo aggressivo, che spesso porta più svantaggi che vantaggi nel tempo sul giro. Ma è anche il termine gergale che rivela la capacità del pilota di andare oltre la monoposto, guidando letteralmente sopra il livello prestazionale della macchina. Ciò che sta facendo da qualche settimana a questa parte Max Verstappen, più che mai galvanizzato dalla possibilità di tappare la bocca a chi per anni lo ha considerato poco più di un orpello dell'astronave Red Bull. Ora quell'astronave non c'è più, le difficoltà vengono a galla di week end in week end e di pista in pista, eppure Max resta il dominatore. Con una consistenza e una capacità disarmanti di interpretare e sfruttare al meglio ogni situazione in pista. Toto Wolff, che sta facendo carte false per portarlo a Brackley già nel 2025, è perentorio in proposito: "Non sta vincendo la Red Bull, sta vincendo Max".

MAX NON SBAGLIA NULLA

Tolta la criptica Monaco, nelle ultime settimane Verstappen ha messo insieme una serie di autentici capolavori partendo da situazioni critiche già dal venerdì. Mostrando a tutti, oltre al talento e alla velocità pura, una notevole capacità di comprendere e, se necessario, ribaltare completamente il setup della macchina fino a trovare un feeling accettabile, che gli permetta poi di metterci il suo enorme valore aggiunto. È stato così a Imola e in Canada, non è andata diversamente in Spagna, dove il campione del Mondo in carica è stato perfetto in tutti i momenti salienti del week end. In qualifica, dove ha agguantato comunque la prima fila. In partenza, dove ha resistito al tentativo di chiusura di Norris tenendo il punto all'interno. Nel sorpasso con allungo su Russell nel primo stint, quello che gli ha permesso di costruirsi il vantaggio decisivo nonostante fosse scattato, a differenza degli altri, con gomme usate. Una serie di tasselli che creano il mosaico perfetto. Non è più in grado di dominare, proprio per questo si diverte un mondo a battere in battaglia ora Norris, ora Russell, ora Leclerc.
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Max Verstappen (Red Bull) davanti a Lando Norris (McLaren) nel GP Spagna 2024

Credit Foto Getty Images

LA McLAREN E' ARRIVATA

Tutto ciò nel momento in cui la McLaren conferma una volta di più di essere complessivamente la migliore macchina del lotto. Barcellona era attesa dal team di Woking come il test definitivo, se la monoposto arancione è stata la più veloce anche sul tracciato più sincero del Mondiale vuol dire che è davvero arrivata alla Red Bull, se non sopra. Il che ovviamente apre scenari interessanti in chiave Mondiale: a Montmelò la Red Bull si aspettava di tornare dominante, ma dominante è stato Max ben più della macchina, mentre la McLaren ha avuto la definitiva certificazione di macchina in grado di vincere davvero ovunque. E Norris, al di là dei bocconi amarti, inizia a guardare con occhio diverso alla classifica.

FERRARI RIDIMENSIONATA?

Stando sulla sincerità e sull'attendibilità del circuito catalano, pollice alto anche per la Mercedes, non all'altezza di contendere la vittoria a Verstappen e Norris ma in grado di tenersi dietro la Ferrari in condizioni opposte rispetto al Canada. Un deciso salto in avanti dato dalla nuova sospensione e della nuova ala posteriore, mentre a Maranello ci s'interroga su quanto stiano funzionando gli sviluppi portati a Imola. In termini assoluti il passo avanti c'è stato senza dubbio, in termini relativi la McLaren è chiaramente cresciuta di più e lo stesso potrebbe dirsi ora per la Mercedes. La speranza è che in Ferrari non siano ancora riusciti ad estrarre il massimo dal pacchetto, anche perché è stato necessario variare alcuni parametri rispetto al setup base che si sceglie al simulatore. Potrebbe esserci bisogno di qualche assestamento, le due gare in quindici giorni che ci attendono (Austria e Gran Bretagna) potrebbero essere il terreno adatto. Di certo la rossa, rispetto alla McLaren, ha maggiore necessità di piste tecnicamente 'amiche' per essere realmente competitiva. L'Austria potrebbe esserlo certamente più della Spagna.

SCINTILLE SAINZ-LECLERC

Peraltro Fred Vasseur, al rientro a Maranello, si ritrova fra le mani anche la patata bollente dei rapporti tesi tra Charles Leclerc e Carlos Sainz. Un momento che prima o poi doveva arrivare, dopo le operazioni di mercato anticipato che hanno riguardato Hamilton e Sainz. Se l'inglese viene dato per boicottato in Mercedes, in Ferrari è ovviamente saltato il tappo dei doveri, visto che Carlos è peraltro in cerca di una sistemazione ottimale per il 2025. Non ha torto Leclerc, quando afferma che era inutile sfidarsi in un momento di gestione gomme. E non ha torto Sainz, che nella gara di casa ha voluto anteporre se stesso alle esigenze del compagno. Il problema è che al momento la tenzone somiglia a una guerra tra poveri, visto che in poche gare la Ferrari rischia di essere scivolata al quarto posto nella gerarchia delle forze in pista. In Austria si punta a tornare a giocarsela per la vittoria, allora sì che un duello anche tra i due ferraristi potrà avere un senso e magari anche degli spigoli veri.
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