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Perché Leclerc è finito sotto investigazione dopo le qualifiche di Suzuka: nessuna penalità per la Ferrari, partirà 4°

Luca Montanari

Aggiornato 23/09/2023 alle 11:23 GMT+2

FORMULA 1 - Il monegasco della Ferrari finisce sotto investigazione insieme a entrambi i piloti dell'Alfa Romeo per aver completato un giro di lancio troppo lento, oltre il limite massimo consentito. Un episodio analogo a quanto accadde a Monza, dove i ferraristi furono scagionati. E anche in questo caso non arriva nessuna azione: confermata la partenza dalla seconda fila.

Leclerc: "Mi aspetto la Red Bull davanti qui a Suzuka. Noi..."

Agli archivi il trionfo di Sainz in Singapore, il GP del Giappone è un'altra musica per la Ferrari, che su un tracciato meno adatto alle esigenze della SF-23 si deve accontentare di un quarto e un sesto posto nelle qualifiche, rispettivamente a cura di Leclerc e del vincitore del precedente Gran Premio, distanti dal poleman Max Verstappen. Tuttavia, la partenza dalla seconda fila del monegasco non è ancora ufficiale, dato che Charles è finito sotto investigazione per aver effettuato un giro di lancio troppo lento durante le qualifiche, sforando il limite massimo fissato dai commissari prima dell'inizio della sessione. Un episodio analogo a quanto accadde a Monza, ma in quel caso il giallo fu risolto immediatamente notando che le Ferrari rallentarono per non intralciare le altre vetture in una situazione trafficata e anche in questo caso il monegasco non ha ricevuto nessuna azione. A differenza dell'altra volta però, la direzione FIA ha voluto chiarimenti dopo le qualifiche, mettendo a rischio la quarta posizione in griglia. Vediamo perché.

L'episodio incriminato

La Ferrari finisce nell'occhio dei commissari durante il Q1, interrotto momentaneamente a nove minuti dalla fine per l'incidente di Logan Sargeant all'ultima curva. Fino a quel momento né Leclerc né Sainz avevano realizzato un tempo utile, entrati solo a 13 minuti dalla fine e bloccati proprio dalla bandiera rossa. Tuttavia durante la sospensione delle qualifiche Leclerc viene notato, e successivamente messo sotto investigazione, per aver completato un giro di lancio sopra l'1:54.000. Tale è il limite fissato per completare un giro al fine di evitare situazioni di caos in pista negli ultimi minuti come a Singapore oppure nel famoso caso di Monza 2019. Insieme al ferrarista monegasco, anche le due Alfa Romeo di Zhou e Bottas vengono richiamate dalla cabina di controllo.
La stessa regola fu implementata durante il GP d'Italia di qualche settimana prima, e anche in quel caso tutti e due i piloti della rossa vennero notati, ma successivamente scagionati per aver lasciato passare alcune vetture impegnate nel loro giro veloce. Durante il colloquio con i commissari, Charles Leclerc e la Ferrari dovranno chiarire i motivi per cui quel giro della rossa numero 16 sia stato così lento. Probabile che la causa sia la stessa di Monza, ovvero che abbia dovuto lasciare transitare qualche avversario per evitare di essere d'intralcio.

Nessuna sanzione per Leclerc

Si temeva una retrocessione nello schieramento di partenza per Leclerc, ma anche in questo caso, come a Monza, il ferrarista monegasco non ha ricevuto nessuna azione dei commissari. I dati, le immagini e i chiarimenti del pilota e del team hanno scagionato tutti e tre i piloti investigati.
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