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Pista corta, sprint race, attacco McLaren, sviluppi Ferrari: i temi del Gp d'Austria

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Pubblicato 27/06/2024 alle 18:39 GMT+2

FORMULA 1 - Il Circus della Formula 1 sbarca allo Spielberg, pista decisamente diversa rispetto a Barcellona su cui Maranello punta ad estrarre finalmente il potenziale degli sviluppi portati sulla SF-24.

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di Paolo Viganò - Col Gp di Spagna a Montmelò è iniziato il tour de force europeo della Formula 1, che prosegue domenica col Gp d'Austria allo Spielberg e la settimana successiva col Gp di Gran Bretagna a Silverstone. Tre gare in tre settimane che possono dire molto su un Mondiale che si fa di corsa in corsa sempre più incerto ed equilibrato, stante lo stato di grazia di Max Verstappen. Barcellona ha visto l'olandese metterci parecchio del suo per battere la scalpitante McLaren, e una Ferrari che sembra scivolata da seconda a quarta forza con la vistosa crescita Mercedes. Ma è un campionato in cui le caratteristiche di ogni pista possono variare le gerarchie, e le condizioni in Austria saranno ben diverse rispetto alla Spagna. Da quelle dell'asfalto al layout, da quelle metereologiche al format della sprint race, che potrebbero rimescolare le carte. E dove la Ferrari è chiamata a trovare finalmente la quadra degli sviluppi portati in pista fra Imola e Montmelò.

PECULIARITA' DEL GP D'AUSTRIA

In un Mondiale in cui un solo decimo può portare a variazioni pesanti sulla posizione in griglia, il circuito più corto del calendario - solo 4.318 metri - promette un week end ancora più serrato per le quattro squadre che si contendono sulla carta il primato. Qui un decimo diviene un'eternità, saranno invece i millesimi a essere decisivi. Anche e soprattutto in Q1, quando il traffico diviene effettivamente un fattore. Su una pista molto meno regolare rispetto a Barcellona e in condizioni atmosferiche presumibilmente diverse, possono cambiare anche i valori in campo. Specie col format della sprint race, che riduce il tempo di prove libere ai team rendendo evidentemente più critico il lavoro sulla scelta del setup.

McLAREN ALL'ATTACCO

Il ritorno della sprint race è uno dei motivi che inducono particolare ottimismo in casa McLaren. Non tanto o non solo per la performance delle macchine papaya, ormai stabilmente consistenti su ogni tipo di pista e in ogni condizione, quanto per le difficoltà che potrebbe trovare la Red Bull in questo senso. Il team di Milton Keynes gioca in casa (l'impianto è di proprietà Red Bull), ma la RB20 ha mostrato in più occasioni la corda quando si tratta di trovare il giusto compromesso di setup e sulle altezze da terra. Fra Miami, Imola, Canada e Montmelò Max Verstappen è riuscito letteralmente a ribaltare la macchina dopo dei venerdì oggettivamente difficoltosi, qui avrà molto meno margine di intervento sulla monoposto una volta messe le ruote in pista. Circostanza che può dare un vantaggio a Lando Norris e Oscar Piastri, le cui McLaren hanno una versatilità decisamente maggiore in questo senso.
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FERRARI, GLI SVILUPPI FUNZIONANO O NO?

Lo Spielberg, dove non mancano gli 'stop and go' e qualche salto sui cordoli, si presenta come tracciato decisamente più amico per le caratteristiche della SF-24 rispetto a Barcellona. E su cui il team di Maranello conta finalmente di estrarre l'intero potenziale della macchina dopo gli sviluppi portati a Imola e poi proprio in Spagna. Ne ha accennato anche Fred Vasseur, secondo cui il vantaggio di un nuovo pacchetto va valutato su più gare. L'obiettivo è quello di mettere a terra il potenziale accumulato nell'ultimo mese e in parte ancora inespresso, lottare per la prima fila in qualifica e per le prime tre posizioni in gara sarebbe una bella conferma in questo senso. Le premesse ci sono, ma il passo in avanti dovrà essere assoluto e non relativo. Perché poi si andrà a Silverstone, molto più simile a Barcellona che non a Zeltweg, e la Ferrari non può permettersi un nuovo passo del gambero. Come ha lucidamente detto Carlos Sainz alla fine del Gp di Spagna, "Se tornassimo domani a Monaco vinceremmo ancora noi, ma nel Mondiale ci sono molte più Barcellona che Monaco".
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