La Ferrari fa i conti coi freni bollenti durante la Sprint Race, Leclerc: "Dobbiamo cambiare qualcosa"

Dopo l'improvviso spegnimento del motore di Leclerc al venerdì, ulteriori spie rosse si accendono sulla SF-24 durante il GP Austria. Sia Sainz sia Leclerc, rispettivamente quinto e settimo al traguardo della Sprint Race, sono costretti a fare i conti con un problema ai freni durante i 23 giri di corsa che hanno preceduto le qualifiche. Il meteo afoso al Red Bull Ring di Spielberg e l'aria sporca in scia alle vetture rivali scaldano eccessivamente le temperature, mettendo a rischio l'affidabilità delle Ferrari. Di conseguenza i piloti della scuderia di Maranello devono alzare il piede dall'acceleratore per buona parte della corsa, attraverso il cosiddetto metodo lift and coast che non consente loro di spingere al massimo. Sainz è infatti costretto a riconsegnare la quarta posizione a Russell strappata in partenza, mentre Leclerc non impensierisce mai l'altra Mercedes di Hamilton e si ferma alle tre posizioni guadagnate al via.

Il problema ai freni sulla SF-24 sul tracciato di Spielberg viene ribadito anche dagli stessi piloti al termine della Sprint. Chi appare più arrabbiato dei due è però Charles Leclerc, che a caldo non si trattiene: "Dobbiamo assolutamente cambiare assetto e provare qualcosa di nuovo in qualifica (in programma alle ore 16:00, ndr), perché se rimaniamo così meglio di quarto o quinto non possiamo fare. Non si può avere come obiettivo il 5° posto". Il monegasco descrive inoltre i problemi avuti durante la breve corsa: "È stata una prova difficile, quando mi trovavo alle spalle di altre vetture dovevo fare tanto lift and coast per gestire le temperature e ho fatto fatica a restare dietro al treno per prendere il DRS".

Risponde in coro l'altro pilota della Ferrari, che esprime sconsolazione per l'ennesimo confronto perso con la Mercedes: "I freni erano molto caldi e ho dovuto alzare il pedale in rettilineo. Non sappiamo a cosa sia dovuto, dovremo risolverlo per domani e capire perché con il DRS si scaldano molto. La Mercedes ne aveva un po’ di più di noi, ho provato a stare davanti a Russell ma alla fine ho tenuto dietro solo Lewis (Hamilton, ndr) che non era comunque facile”.