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Verstappen stravince un GP ricco di caos e veleni. Hamilton 2°, Alonso 3°. Sainz 12° dopo penalità. Leclerc out subito

Luca Montanari

Aggiornato 02/04/2023 alle 10:54 GMT+2

FORMULA 1 – In un GP caotico e ricco di colpi di scena, con tre bandiere rosse e tre ripartenze: Red Bull conferma la propria superiorità impressionante cogliendo la terza vittoria in 3 GP. A tagliare il traguardo per primo è Vestappen, che sfata il tabù Australia, e si prende il secondo successo stagionale davanti ad Hamilton e Alonso. Sainz furioso per una penalità di 5" chiude 12°. Leclerc out.

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Una certezza nella follia. In un Gran Premio ricco di colpi di scena con due bandiere rosse, due ripartenze e un riavvio di gara a due giri dalla fine contraddistinto da scontri, incidenti e inevitabili veleni: la Red Bull si gode il terzo successo in tre gare e conferma il proprio strapotere totale in questo 2023. A gioire è Max Verstappen, leader maximo di questa F1, che sfata il tabù Melbourne chiudendo alle spalle di Lewis Hamilton e Fernando Alonso.
All'ombra di un podio regale la beffa atroce per la Ferrari e per Carlos Sainz che perde il 4° posto dopo 56 giri egregi e chiude 12° dopo una penalità di 5” comminata alla ripartenza, un'ultima tornata in regime di safety car. Alla base di tutto ciò la decisione della direzione gara di optare per una ripartenza in griglia a due giri dal termine dopo la seconda bandiera rossa, cercando di alimentare lo show ma finendo per generare solo caos: alla prima chicane del penultimo giro si scatena il far west, lo spagnolo della Ferrari manda in testacoda Alonso (questo il motivo della penalità); escono di scena entrambe le Alpine oltre a de Vries e Sargeant, impossibilitate a disputare l'ultimo giro e dunque ritirate. Il Cavallino Rampante esce da Melbourne con uno zero indigeribile: la gara di Leclerc infatti è durata solo tre curve, nella sabbia dopo il contatto con Stroll alla partenza.
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Charles Leclerc lascia l'abitacolo della sua Ferrari SF-23 dopo l'incidente con Stroll al primo giro

Credit Foto Getty Images

Il quinto posto finale di Perez dopo una frammentata rimonta dalla pit lane - complice l'incidente in qualifica - tiene ancora una fiammella di vita in cima alla classifica piloti. Arrivano i primi punti per la McLaren con Norris sesto e il rookie padrone di casa Piastri ottavo. Sfortuna nera per le Alpine: con Gasly 5° e Ocon 10° prima della seconda bandiera rossa, i due piloti si eliminano a vicenda nel caos del penultimo giro.

Ordine d'arrivo

1. VERSTAPPEN (RED BULL)-
2. HAMILTON (MERCEDES)+0.179
3. ALONSO (ASTON MARTIN)+0.769
4. STROLL (ASTON MARTIN)+3.082
5. PEREZ (RED BULL)+3.320
6. NORRIS (MCLAREN)+3.701
7. HULKENBERG (HAAS)+4.939
8. PIASTRI (MCLAREN)+5.382
9. ZHOU (ALFA ROMEO)+5.713
10. TSUNODA (ALPHATAURI)+6.052
12. SAINZ (FERRARI)+6.594*
*Penalizzato di 5 secondi

Momenti chiave

Partenza – Uno-due delle Mercedes: Verstappen subisce l’avvio aggressivo delle frecce d’argento, infilato da Russell in prima curva e poi da Hamilton alla staccata successiva. Leclerc finisce fuori in curva 3 dopo un contatto con Stroll, safety car. Sainz in quarta posizione superando Alonso al via.
Giro 7/58 – Altra safety car in pista per il pesante impatto di Albon contro le barriere all’uscita di curva 6, con la Williams che rimbalza in pista. Russell e Sainz rientrano ai box per il cambio gomme.
Bandiera rossa – Troppa ghiaia in pista, dunque la giuria decide di interrompere la gara al 9° giro. Sfortunatissimi Russell e Sainz che dopo il pit stop sono costretti a ripartire rispettivamente dalla 7ª e 11ª posizione. Il nuovo leader della corsa è Hamilton davanti a Verstappen e Alonso.
Giro 12/58 – Tre giri dopo la seconda partenza Verstappen svernicia Hamilton e si riprende il comando della gara: da quel momento in poi la vittoria non viene più messa in discussione. Sainz si imbatte in una grandissima rimonta, da 11° a 5° divorandosi le McLaren, Tsunoda, Hulkenberg e Stroll, approfittando poi del successivo ritiro di Russell.
Giro 25/58 – Gran sorpasso di di Sainz su Gasly: finta all'esterno e poi incrocio all'interno in curva 3 per prendere di cattiveria la quarta posizione. Entra in zona punti Perez. Qualche giro prima la Mercedes di Russell va in fiamme, altro ritiro pesante.
Giro 56/58 – Altra bandiera rossa pochi giri dopo che Magnussen perde la posteriore destra: il danese della Haas va troppo largo e colpisce il muro, pneumatico che vola via in pista. Si decide tutto con una mini-gara da 2 giri.
Giro 57/58 – Alla terza partenza della gara succede il finimondo! Sainz si tocca con Alonso mandandolo in testacoda, Gasly va sulla ghiaia alla prima chicane e una volta rientrato si scontra col compagno di squadra Ocon: entrambe le Alpine si eliminano! Fuori anche de Vries e Sargeant, Perez finisce lunghissimo alla prima curva, le Aston Martin ripartono ma si ritrovano in fondo.
Ultimo giro – Finale assurdo, la direzione gara decide di effettuare una parata finale alle spalle della safety car con bandiera a scacchi all’arrivo, con l’ordine della partenza precedente per chi può esserci. Quindi vince Verstappen davanti a Hamilton e Alonso. Sainz viene penalizzato di cinque secondi per il contatto con Nando, avanzano quindi al 4° e 5° posto Stroll e Perez approfittando anche del ritiro di Gasly. Lo spagnolo della Ferrari viene retrocesso così in 12ª e ultima posizione.

Top

Lewis HAMILTON (Mercedes, 2° classificato) - Mentre Max Verstappen fa un altro sport, il sette volte campione del mondo regala il primo podio della stagione alle frecce d'argento. Nelle prime due partenze ha uno spunto migliore dell'olandese, non a caso lo infila al primo giro e resiste in testa finché può.
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Lewis Hamilton davanti a Max Verstappen, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Carlos SAINZ (Ferrari, 12° classificato) - Iellato. Il pit stop prima della bandiera rossa lo costringe a recuperare dall'undicesimo posto, ma reagisce e si rende autore di una rimonta impressionante fino ad assaggiare il podio dopo il contatto con Alonso al penultimo giro. Poi la penalità che non gli rende merito di una delle sue migliori prestazioni di sempre in rosso.
ALPINE (Gasly e Ocon ritirati) - Anch'essi danneggiati dalle controverse decisioni della direzione gara. Prima del caos entrambi i piloti della scuderia francese si trovavano in zona punti, con Gasly addirittura in top-5 attaccato a Sainz. C'è modo di sorridere, ma anche enorme frustrazione.

Flop

Charles LECLERC (Ferrari, ritirato) – Errore suo, dettato probabilmente dalla foga di risalire in fretta la china, quello che lo estromette dalla corsa al primo giro. Chiude la traiettoria di Stroll senza lasciare scampo al canadese se non il contatto col posteriore della SF-23. Chiude in anticipo un fine settimana da incubo, il Mondiale è già una chimera dopo il terzo atto.
Direzione gara - Un attimo prima assistiamo agli "eccessi" di sicurezza (le bandiere rosse per gli incidenti di Albon e Magnussen), l'istante successivo la voglia di spettacolarizzare prevale sull'incolumità. A conti fatti, gran parte della classifica del GP d'Australia è frutto delle loro decisioni. C'è un problema di coerenza, in primis. Per non parlare del resto.
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