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Ferrari, ricorso respinto: rigettata la revisione di Carlos Sainz, resta penalità 5" e il 12° posto. Le motivazioni

Stefano Dolci

Pubblicato 18/04/2023 alle 17:04 GMT+2

FORMULA 1 - Il Collegio dei commissari sportivi del GP d'Australia ha rigettato l'istanza di revisione che la Scuderia di Maranello aveva presentato alla FIA dopo la penalità di 5 secondi inflitta a Carlos Sainz per aver toccato l'Aston Martin di Alonso al via della seconda ripartenza. Il pilota spagnolo resta 12° e la Ferrari resta con l'amaro in bocca.

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Niente da fare, respinto il ricorso della Ferrari sulla penalità affibbiata nel GP d’Australia dai commissari della FIA a Carlos Sainz, per la collisione con l’Aston Martin di Fernando Alonso dopo la ripartenza avvenuta a seguito della seconda bandiera rossa, quando mancavano solo due giri dalla conclusione del Gran Premio. Lo steward panel aveva inflitto 5” di penalità al driver iberico, retrocedendolo dalla 4ª alla 12ª posizione: un risultato che Sainz conserverà dopo che il Cavallino ha esercitato il diritto di revisione, che è stato però respinto dal collegio dei commissari. Purtroppo i nuovi elementi forniti dalla scuderia di Maranello non sono stati ritenuti sufficienti per far cambiare ai commissari la decisione.

Le motivazioni dietro al no

Il Cavallino aveva provato a fare leva sull’art.14, il diritto di revisione, che permette ai team e ai piloti se in possesso di nuove prove di fare appello contro il primo giudizio. La Ferrari ha presentato per il ricorso tre elementi inediti: la telemetria della monoposto di Sainz dopo la seconda partenza, la testimonianza scritta dello stesso pilota in cui Carlos ha sostenuto vi fosse "scarsa aderenza per le gomme fredde, con il sole basso che non aiutava la visibilità", le registrazioni delle dichiarazioni degli altri piloti dopo la gara, fra cui lo stesso Alonso, tamponato alla curva 1. I commissari, esaminati questi elementi e dopo aver ascoltato il Racing Director della Rossa, Laurent Mekies, lo stesso Carlos Sainz e il Team Principal Frederic Vasseur, hanno ritenuti questi rilievi non significativi per discolpare il pilota. Nello specifico, si è considerato che Sainz, al pari di tutti gli altri piloti, avrebbe dovuto calcolare questi elementi al momento di approcciare la prima curva, senza prendersi eccessivi rischi che hanno determinato il contatto con Alonso. Da qui la conferma dei 5” di penalità e la retrocessione fuori dalla top ten.

Il commento della Ferrari: "Dispiaciuti, auspichiamo discussioni più ampie"

La Ferrari ha replicato con una nota in cui prende atto della decisione con rammarico ed auspica maggiori interlocuzione con FIA e F1 per migliorare le procedure e garantire equità e coerenza alla disciplina: “Siamo dispiaciuti per la decisione della Fia perché ritenevamo di aver presentato sufficienti e significativi elementi per riesaminare la decisione, specie alla luce del contesto e delle particolari condizioni con incidenti multipli alla ripartenza. Rispettiamo comunque il procedimento e la decisione della Fia. Auspichiamo più ampie discussioni con Fia, F1 e altri Team con l'obiettivo di migliorare le procedure del nostro sport per assicurare il più alto livello di equità e coerenza che il nostro sport merita”.
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