Tirreno-Adriatico Roglic: "Vinto grazie alla squadra. Evenepoel? È fortissimo, ma non devo dimostrare niente a nessuno"

DaLuca Stamerra

Pubblicato 11/03/2023 alle 10:51 GMT+1

TIRRENO-ADRIATICO - L'inverno aveva lasciato molti dubbi su Primoz Roglic. Avrebbe dovuto fare solo la Volta a Catalunya in tutto il 2023 prima del Giro d'Italia. Un po' poco per pensare di poter sfidare Remco Evenepoel nella corsa alla maglia rosa. E, invece, lo sloveno è qui alla Tirreno e ha vinto le due tappe con arrivo in salita. Una dimostrazione anche per la sfida del Giro?

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È un Primoz Roglic spumeggiante quello visto in questi primi giorni alla Tirreno-Adriatico. Contro ogni pronostico, lo sloveno si ritrova in maglia azzurra. Non tanto per il risultato della crono iniziale di Lido di Camaiore, ma perché il capitano della Jumbo Visma ha vinto sia la prima tappa con arrivo all'insù, quella di Tortoreto, sia per aver conquistato la tappa regina di Sassotetto. Non è ancora fatta, manca la tappa dei muri, ma già vedere un Roglic così è incredibile. Non tanto perché non si credeva in lui, ma lo sloveno era fermo da 6 mesi dopo l'infortunio alla Vuelta.

Una tappa molto dura

È stata molto dura, molto più della tappa del giorno prima. A Tortoreto è stata una sorpresa, ma qui ho sofferto davvero molto. Sono felicissimo anche del lavoro dei ragazzi, con Wilco Kelderman che mi ha aiutato nel finale. Ma c'è stato un gran lavoro dei ragazzi già in precedenza che ci hanno permesso di essere lì davanti. Sappiamo che il ciclismo non è uno sport individuale, la vittoria di un singolo è il risultato del lavoro di squadra

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La sfida a Evenepoel?

Speriamo ora di continuare così anche nella prossima tappa. Anche se comunque sono felicissimo e voglio godermi cosa ho fatto finora. Riguardo Remco, sappiamo che è fortissimo, ma nessuno deve provare niente a nessuno. Io mi occupo di me stesso e cerco di fare il miglior lavoro possibile