Primoz Roglic conquista anche la tappa di Osimo: terza vittoria consecutiva. Battuti Enric Mas, Ciccone e Geoghegan Hart

Non era la tappa regina, ma una frazione piena di insidie tra GPM e muri in pavé. Un totale di 17 asperità che potevano mandare in difficoltà anche lo stesso Primoz Roglic, ma lo sloveno conferma di avere una buona gamba e una grande lucidità. Il corridore della Jumbo Visma si è lasciato portare su da van Aert clamoroso, poi ha risposto presente sull'attacco finale di Mikel Landa, fino a battere tutti i big in volata a Osimo. E fanno tre su tre per lo sloveno che ne vince un'altra dopo i colpacci di Tortoreto e Sassotetto (quella era la tappa regina). Niente da fare per i vari Adam Yates, João Almeida, Kämna e Geoghegan Hart che si sono stati costretti al piazzamento. Da registrare anche il tentativo di colpaccio piazzato da Vlasov che ha provato ad andarsene all'ultimo giro. Il russo ci aveva anche creduto, andando a 30'' di vantaggio, ma sulle azioni di Formolo, van Aert e degli Ineos è stato ripreso. Ancora complimenti a van Aert che sembrava salire in motorino. Non ha vinto, ma ha stravinto il duello a distanza con un van der Poel anonimo. E Roglic è vicino al vincere la sua 17esima classifica generale in carriera (ecco la top 20 della Tirreno).

Ai -156 km parte la fuga di giornata con 11 corridori all'attacco. Nei km precedenti c'erano stati altri tentativi, tra questi anche quello di van der Poel. Davanti ci sono Vermeersch (Alpecin Deceuninck), Arndt (Bahrain Victorious), Davide Bais (Eolo Kometa), Teunissen e Zimmermann (Intermarché-Circus Wanty), Neilands (Israel Premier Tech), Casper Pedersen (Soudal Quick Step), Russo (Arkéa Samsic), De Marchi (Jayco AlUla), Ferron (TotalEnergies) e Quinn Simmons (Trek Segafredo) che guadagnano un vantaggio massimo di 3'30'' sul gruppo. Gruppo dal quale si sgancia Buitrago che riesce a tornare sui fuggitivi grazie all'aiuto di Arndt, ma il colombiano è costretto a staccarsi subito dopo per un problema meccanico.

Ai -40 c'è il forcing di Wout van Aert e Primoz Roglic ad eliminare un po' di favoriti per la vittoria di tappa. Si staccano infatti van der Poel e Girmay, fatica anche Alaphilippe. Passato però il giro all'interno del circuito, prova ad anticipare Guillaume Martin e con lui ci sono anche Vlasov, Aranburu e Verona. Vlasov cerca quindi il colpaccio, visto che il russo ha soli 21'' di ritardo da Roglic in classifica. Il quartetto guadagna fino a 30'' e comincia a crederci perché dietro ci sono solo Formolo e van Aert. Prima dell'ultimo muro della Gattara, però, c'è il ricongiungimento anche grazie all'azione degli Ineos Grenadiers che escono del torpore e danno una mano per chiudere.

Sulla salita finale di Osimo è sfida tra gli uomini di classifica. Non ci sono più gli specialisti delle Classiche, neanche van Aert che perde sulla sparata di Mikel Landa. Dietro al basco ci sono Roglic, Enric Mas, Hugh Carthy, João Almeida, Geoghegan Hart, Ciccone e Woods. Landa prova il tutto e per tutto sul muro in pavé, ma Roglic non lo lascia scappare. Ai -2 ci prova Woods, ma la sua azione dura solo 1000 metri. Si rifà avanti Ciccone ed è sfida per la tappa con Roglic, Geoghegan Hart e João Almeida ma, in questi finali, c'è veramente poco da fare contro lo sloveno che piazza il tris consecutivo.

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