Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Giro d'Italia 2020 - Gli anni passano per tutti: le 5 verità che ci ha lasciato lo Stelvio

Luca Stamerra

Aggiornato 23/10/2020 alle 11:57 GMT+2

GIRO D'ITALIA - Nibali ci ha provato, ma non è riuscito a tenere il passo dei giovani che stanno animando la corsa rosa. Ma che tattica usa però la Sunweb? Il rischio è che Kelderman perda la maglia appena conquistata...

Vincenzo Nibali, Joao Almeida - Giro d'Italia 2020, stage 18 - Imago pub only in ITAxGER

Credit Foto Imago

1) Gli anni passano per tutti, anche per Nibali

A novembre saranno 36 anni e Vincenzo Nibali li sente tutti. Non è un aspetto negativo, anzi. Nibali sperava di contare proprio sulla sua esperienza in questo Giro pazzo, che non ha mai avuto un vero padrone. E chi meglio di un corridore da 11 podi nei Grandi Giri per poter far saltare il banco? Nibali puntava al 12° podio in carriera ma, come a Piancavallo, è dovuto andare del suo passo - sin da subito - per non andare fuori soglia. Troppo presto per puntare a qualcosa di importante. Niente vittoria del Giro, non sarà neanche podio. Ha ragione poi Nibali quando parla di ricambio generazionale. Lo avevamo visto lo scorso anno con Bernal, quest'anno - con il 2020 che si è contraddistinto col covid - è tutto amplificato. Hindley, Geoghegan Hart, Almeida e non solo: vi ricordate Pogacar al Tour? Gli anni passano per tutti e Nibali ha ragione al 100%. Non è una resa, ma la vittoria è ormai lontana.
Nibali dichiarazioni dopo lo Stelvio 2020
picture

Lo Stelvio fa male a tutti: anche Nibali si stacca

2) Geraint Thomas avrebbe vinto il Giro a mani basse

Aveva mostrato di avere già un'ottima gamba, aveva ben due cronometro da sfruttare e una squadra esagerata. Dopo aver visto quanto fatto dalla Ineos Grenadiers negli ultimi giorni e, soprattutto, durante la tappa dello Stelvio, siamo sicuri: Thomas avrebbe vinto il Giro senza problemi. Avete visto cosa ha fatto Ganna anche sullo Stelvio? Vogliamo parlare di Rohan Dennis che ha piazzato il nuovo record di scalata? E con Geoghegan Hart come ultimo uomo in salita? Sarebbe stata la squadra più forte, con lo scalatore/cronoman più forte.
picture

Rohan Dennis - Giro d'Italia 2020, stage 18 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

3) Jai Hindley è l'uomo del futuro

Come Pogacar al Tour, abbiamo trovato l'uomo del futuro al Giro. Si chiama Jai Hindley, australiano con un passato da dilettante (ieri l'altro) in Italia. Il corridore australiano ha quasi piazzato un record di scalata Piancavallo (resiste comunque quello di Pantani) e non ha mollato mai un centimetro da Geoghegan Hart e Dennis sullo Stelvio. Vedendo i dati, è ridicola la percentuale di fuori soglia fatta sulla Cima Coppi di quest'anno (solo il 7%). È vero, è stato tutto il tempo a ruota, ma non ha mai faticato. Anzi, il momento più difficile è stato quando cercava di sistemarsi la mantellina. Unico neo, la crono. Per sua stessa ammissione, Hindley ha spiegato di non essere un asso nelle prove contro il tempo e questo potrà limitarlo molto nel futuro.
picture

Hindley, quando mettere la mantellina è più dura di fare lo Stelvio

4) Vale anche per il ciclismo: correre con il mercato aperto...

Lo si dice spesso nel calcio, ma vale tanto anche nel ciclismo. È vero che questa è una stagione particolare e il mercato resta aperto in vista del 2021: ma quanto stanno dando fastidio le trame di mercato in questi giorni? Majka con la Bora dopo la firma con l'UAE, Fuglsang con l'Astana dopo il no di Vinokourov a farlo andare alla Movistar e, non ultimo, Kelderman con la Sunweb dopo la firma con la Bora. Nel momento clou della corsa, quando Kelderman aveva bisogno di una mano per tornare sotto, la Sunweb ha voluto dare precedenza al proprio corridore: Jai Hindley. E Kelderman? Lo è, ancora per poco e, considerando che la corsa è corsa, i tedeschi hanno deciso di puntare sull'australiano piuttosto che sull'olandese. Peggio non poteva andare, con Kelderman che ha smesso di pedalare. Ha preso la rosa, ma che rischio, perché la caccia alla maglia è apertissima guardando i distacchi.
picture

Kelderman in rotta con l'ammiraglia: priorità a Hindley?

5) Almeida è giovane e si farà

È giovane e si farà. Una frase che ti dicono da giovane e che non mi piaceva particolarmente, ma è quella che più si addice ad Almeida. Dopo 15 giorni in maglia rosa (record per un Under 23 insieme a Francesco Moser) ha dovuto mollare il colpo, perdendo subito le ruote dei migliori sullo Stelvio. L'altitudine e le fatiche delle tre settimane hanno fiaccato la resistenza anche del 22enne della Quick Step che ha mostrato anche un po' di inesperienza nei suoi atteggiamenti. È già tanto quello che ha fatto fino ad adesso e resta per il portoghese un grande risultato visto che non aveva mai affrontato corse superiori ai 10 giorni. Lascia qualche dubbio la sua tenuta sulle salite, visto che ha perso in quasi tutte. Forse la salita di Piancavallo è stata quella dove è parso più brillante. Sarà davvero performante per vincere un Grande Giro? Intanto, ha ricevuto una sorta di benedizione da parte di Vincenzo Nibali. Arrivato al traguardo, insieme al portoghese, il siciliano gli ha dato una pacca capendo il momento. Perdere la maglia rosa proprio quando cominciavi a crederci fa male. Nibali lo sa e, dall'alto della sua esperienza, ha voluto rincuorare la giovane sorpresa di questo Giro.
picture

Comincia lo Stelvio e Almeida è già in difficoltà: saluta la maglia rosa

Rivivi la tappa 18 in VOD (Contenuto Premium)

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità