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Alessandro Nesta compie 43 anni: diventerà un grande allenatore?

Paolo Pegoraro

Aggiornato 19/03/2019 alle 11:55 GMT+1

Compie oggi 43 anni uno dei difensori centrali più forti della storia del calcio, che una volta appesi gli scarpini al chiodo ha intrapreso la carriera da allenatore partendo addirittura d’Oltreoceano. In 10 anni in rossonero con Ancelotti ha vinto tutto e come altri 10 ex compagni (fra cui Sheva, Inzaghi, Stam, Seedorf) ha deciso di intraprendere la carriera di tecnico. Diventerà un top manager?

Alessandro Nesta - Serie B - 2019

Credit Foto Getty Images

Eri convinto di aver la palla e invece l'aveva lui, che anticipava sempre. Sempre pulitissimo, non s'attaccava neppure alla maglietta
Lo ha dichiarato il capocannoniere della Serie A 2001/2002 Dario Hübner a proposito di Alessandro Nesta e tale definizione risulta estremamente calzante per un calciatore che su tempismo e classe cristallina ha costruito una sfolgorante carriera. Compie oggi 43 anni uno dei difensori centrali più forti della storia del calcio, che una volta appesi gli scarpini al chiodo ha intrapreso la carriera da allenatore partendo addirittura d’Oltreoceano. A che punto si trova della sua seconda vita calcistica? Ha i crismi del grande allenatore?

Da Miami a Perugia

Questa è la Serie B, quando giochi bene spesso perdi e quando giochi male magari porti a casa qualche punto. Boh!
Dichiarazione emblematica dell’Alessandro Nesta ammirato dal suo approdo a Perugia: persona schietta, genuina, di poche ma incisive parole. L’avventura del classe 1976 romano è cominciata da analista video a Montreal – penultima tappa della sua carriera da calciatore – per poi proseguire in Florida, da allenatore del Miami FC. Alla guida della franchigia della NASL, Nesta conquista una regular season arenandosi solo alla semifinale dei playoff. Conclusa la parentesi a stelle e strisce, l’ex difensore di Lazio e Milan è stregato dalla proposta del presidente del Perugia di Massimiliano Santopadre e accetta di subentare a mister Breda a una sola giornata dal termine del campionato con i playoff già in cassaforte. Perderà sia contro l’Empoli in campionato che contro il Venezia di Pippo Inzaghi al primo turno di playoff ma l’anno successivo verrà confermato. Il resto è cronaca, con il suo Perugia a occupare la settima posizione della serie cadetta in piena bagarre playoff.
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Nesta-Allegri-Zeman

Credit Foto Getty Images

Difesa a 3, interpreti qualitativi

Chiedo alla mia squadra di non accettare le sconfitte. Voglio una squadra arrabbiata che non deve accettare il "Va bene, abbiamo giocato bene e abbiamo perso."
Pillole dell’Alessandro Nesta-pensiero, alla cui base si trova senza dubbio determinazione e un pizzico di sana presunzione. Il suo Perugia si schiera abitualmente con la difesa a tre, contrariamente a come il “ministro della difesa” di Lazio e Milan era solito disporsi in campo con le sue squadre, schierandosi prevelantemente con il modulo del 3-5-2 (con alcune incursioni nel 4-3-1-2 oppure con la difesa a cinque ma solo se in piena emergenza). Il Grifo è settimo in campionato e vanta il sesto attacco della Serie B grazie a profili del calibro del trequartista scuola Roma Valerio Verre e delle punte Federico Melchiorri, Umar Sadiq e Kwang-Song Han. Dei suoi modelli da allenatore dice:
A chi vorrei assomigliare? Magari qualche idea da Zeman, perché la sua fase offensiva era strepitosa. Se penso alla linea dei quattro difensori dico Sacchi perché l’ho avuto in nazionale. Ma poi ho avuto anche Ancelotti, Eriksson, Lippi. Tutti grandissimi allenatori. Ognuno mi ha lasciato qualcosa, l’ideale sarebbe prendere le doti migliori di ciascuno. Nonostante questo, dico che sia meglio non copiare, vorrei essere me stesso, anche perché non potrò essere Eriksson, Ancelotti o Lippi. Guardate Conte, strattona il suo secondo, rispecchia il suo modo di essere. E poi Simeone è Simeone. Come era in campo oggi porta il suo temperamento in panchina, è quella la sua forza mentre la forza di Ancelotti è la sua calma. Non ci si deve snaturare altrimenti diventi la brutta copia di un altro [Alessandro Nesta @Corriere dello Sport]
Gli allenatori del Milan di Carlo Ancelotti degli anni 00
Nella foto sopra trovate l'immagine della rosa del Milan 2004-2005 allenato da Carlo Ancelotti. Evidenziati ci sono i giocatori che hanno intrapreso la carriera da allenatore ben 9 giocatori. In totale fra gli ex milanisti che hanno intrapreso l'esperienza in panchina occorre menzionare anche Massimo Oddo, che giocò due anni in rossonero con Ancelotti vincendo la Champions League nel giugno 2007.

I figli calcistici di Carletto Ancelotti

Nesta, Gattuso, Inzaghi, Brocchi, Seedorf, Shevchenko, Crespo, Stam, Pancaro, Oddo: sono ben 10 i figli calcistici di Carletto Ancelotti che hanno deciso di ripercorrere le orme del loro mentore. Al momento l’esempio più virtuoso è rappresentato dall’attuale allenatore del Milan Rino Gattuso, mentre Inzaghi, Seedorf e Brocchi sono rimasti “scottati” dall’esperienza alla guida del club rossonero in tempi di vacche magre. Quanto agli altri, stanno tutti cercando di farsi le ossa lontano dalle luci della ribalta dopo alterne fortune. Dove si colloca Nesta? Il fresco 43enne sta compiendo la proverbiale gavetta: dopo l’esilio dorato a Miami, il tecnico è rimasto piacevolmente impressionato dal “progetto Santopadre” e dalle strutture del club perugino raccogliendo il guanto della sfida. Il suo Perugia, oltre a essere in quota playoff, gioca un calcio propositivo e ha conquistato in breve tempo il pubblico del Renato Curi. Presto per dire se possieda o meno le stimmate del top allenatore, ma entusiamo, determinazione e chiarezza d’intenti non fanno difetto a quello che il popolare cronista Carlo Pellegatti aveva argutamente ribattezzato “tempesta perfetta" per quelle chiusure monumentali sugli attaccanti avversari.
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