Le 5 verità di Inter-Napoli 1-1: nerazzurri frastornati, azzurri ordinati ma lontani dalla zona Champions League

Inter-Napoli, match valido per la 29a giornata di Serie A, si é concluso 1-1 al Meazza di Milano. Decisive le reti di Darmian e Juan Jesus. Vediamo insieme l'analisi del match in cinque punti distinti. Il pareggio non soddisfa nessuna delle due squadre.

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Non una gran partita quella del Meazza, sia a livello tecnico che dinamico. Ritmo basso, lunghi tratti di giro palla orizzontale, poca intensitá. E un secondo tempo giocato dall'Inter piú a gestire che ad affondare. Le stanchezze fisiche e mentali della lunga stagione iniziano a farsi sentire. E ovviamente, come sempre accade in questi casi, cala lo spettacolo e aumentano le imprecisioni e gli errori. Non riguarda solo Inter-Napoli, é un discorso piú generale ovviamente. Ma questo 1-1 bruttino di fatto rallenta l'incredibile marcia della squadra di Inzaghi e non serve granché a quella di Calzona. Abbiamo assistito a partite migliori.

Lo si é intuito dalle parole di Inzaghi e da quelle all'intervallo di Bastoni (autore dell'assist per Darmian). L'eliminazione dalla Champions si é rivelata inaspettata da parte del gruppo nerazzurro, che era convinto di poter passare il turno. Ora, dopo questo 1-1 con il Napoli, l'Inter dovrá rialzare testa e morale, chiudendo alla grande un campionato fin qui trionfale. La sosta arriva probabilmente nel momento ideale, soprattutto dal punto di vista mentale.

Non ha fatto una brutta figura la squadra di Calzona al cospetto della capolista. Anzi, dopo essere stata tenuta in piedi dalle parate di Meret, é venuta fuori nella ripresa, andando a caccia di un pareggio per certi versi meritato. Questo punticino mantiene il Napoli al settimo posto, a quota 45, ma di fatto staccato sei punti dalla Roma quinta e nove dal Bologna quarto. Sono un po' troppi a nove giornate dalla fine, serve qualcosa che va ben oltre l'impresa.

Dopo l'infortunio agli adduttori, ecco la quinta partita consecutiva senza gol o assist. Vistosamente calato il rendimento di Marcus Thuram, che anche contro il Napoli ha sprecato un paio di occasioni favorevoli e ha manifestato quella evidente flessione nelle prestazioni che esiste da metá febbraio in poi. Sicuramente una pausa fisiologica dopo i primi sei mesi di nerazzurro giocati ben al di sopra delle aspettative. La pausa servirá sicuramente anche a lui.

Un'osservazione poi dal punto di vista della Nazionale. Giacomo Raspadori a San Siro ha sostituito Osimhen, che non era al meglio, giocando nel ruolo che predilige. Ma anche da punta centrale ha sofferto, non si é reso pericoloso, mostrando tutta ruggine accumulata in questa stagione negativa. Raspadori ha trovato davvero poco spazio fin qui e in vista dell'Europeo avrebbe bisogno di ritrovare minutaggio. Lo sa lui, lo sa Spalletti. Un solo gol segnato nelle ultime 17 presenze in Serie A: un rendimento che in altre annate e con altri rivali nel ruolo, avrebbe addirittura potuto metterlo a rischio convocazione.