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Juventus, Agnelli: "La messa in sicurezza dei conti è una priorità"

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Aggiornato 22/09/2020 alle 21:55 GMT+2

Andrea Agnelli, presidente bianconero, tocca temi importanti nella lettera agli azionisti che accompagna la relazione di bilancio al 30 giugno 2020, in vista dell'assemblea del 15 ottobre. È un documento che parla di risultati sportivi, obiettivi e difficoltà legate al momento storico e alla pandemia.

Andrea Agnelli

Credit Foto Getty Images

Sono molto importanti i punti toccati da Andrea Agnelli, presidente bianconero, nella lettera agli azionisti che accompagna la relazione di bilancio al 30 giugno 2020, in vista dell’assemblea del 15 ottobre. È un documento che parla di risultati sportivi, obiettivi e difficoltà legate al momento storico e alla pandemia.

I 9 Scudetti di fila

"Il record di nove Scudetti di fila non ha precedenti nelle grandi leghe europee e potrà essere valutato compiutamente solo quando i canoni della storia prenderanno il sopravvento su quelli della cronaca. Il traguardo del decimo scudetto è una vetta da scalare e non un dato scontato".

Bilancio in rosso

La Juventus ha chiuso il bilancio 2019-20 con una pesante perdita di 90 milioni, assorbendo drastici tagli di ricavi ma anche risparmi di costi (l’accordo per gli stipendi) che torneranno a galla nel nuovo esercizio: "L'equilibrio economico, raggiunto nel periodo 2014-17, ha rallentato il suo percorso a causa di alcune poste specifiche. La nostra posizione finanziaria, a causa dei continui investimenti per garantire quella competitività sportiva necessaria per accedere ai maggiori flusso di ricavo, è invece elemento di forte attenzione. La messa in sicurezza è stata dalla scorsa primavera una nostra priorità e lo sarà nel prossimo futuro". Insomma, i conti non vanno stressati. L’aumento di capitale da 300 milioni, concepito inizialmente per proseguire nell’azione di attacco al calcio globale, è finito per tappare i buchi del Covid. Ma quelle operazioni in grande stile successive a Ronaldo (De Ligt e Kulusevski) hanno appesantito l’indebitamento finanziario netto, tornato a crescere a 385 milioni al 30 giugno. Da qui le strategie riviste sul mercato, come l'operazione Morata.
La messa in sicurezza è stata dalla scorsa primavera una nostra priorità e lo sarà nel prossimo futuro
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Presidenza Agnelli e pandemia

"Il club ha saputo riconquistare centralità e rilevanza sia sul campo, sia fuori dal campo". Agnelli, che è pure presidente dell’Eca, non dimentica però il momento storico e dedica metà della lettera al Covid-19 e a ciò che ne deriva: "Da tempo abbiamo segnalato l’asimmetria di un sistema che pone il rischio imprenditoriale sui club, i quali sostengono tutti i costi del sistema, ma assegna ad altri soggetti una parte rilevante del controllo e quindi della generazione degli introiti. I segnali di contrazione e qualche inefficienza gestionale rischiano oggi di trasformarsi in un danno evidente per coloro che vogliono contribuire all’evoluzione di tutto il movimento calcistico e garantire un’adeguata remunerazione del capitale investito. È un tema di governance, che gli effetti della pandemia sta mettendo a durissima prova, minacciando la stessa sopravvivenza dei club, che quei rischi affrontano senza disporre degli strumenti che consentirebbero loro di mitigarli.Il calcio sta cambiando con l’arrivo di una nuova generazione di atleti e di consumatori. Il mondo, che troverà una soluzione per gestire la pandemia, è già cambiato e in evoluzione. La Juventus saprà stare al passo".
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