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De Laurentiis: “Nuova maglia? Se uno non si lamenta non può essere tifoso del Napoli”

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Aggiornato 24/08/2020 alle 21:43 GMT+2

Dalle polemiche per la nuova maglia alla problematica degli stadi chiusi, dal ritiro di Castel di Sangro il presidente del Napoli ha fatto il punto della situazione lanciando non poche frecciate a tifosi e Governo.

Aurelio De Laurentiis durante la premiazione della Coppa Italia 2020, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Come sempre quando Aurelio De Laurentiis prende parola lascia il segno. Dal ritiro del Napoli a Castel di Sangro partito oggi, il numero 1 dei partenopei ha chiarito – nel suo stile – diverse problematiche a partire dalla questione della nuova maglia per poi toccare il tasto stadi chiusi.

La nuova maglia non piace ai tifosi

Io vi ho seguito per le vostre lamentele – ha dichiarato a Radio Kiss Kiss – a parte che se uno non si lamenta non può essere tifoso del Napoli, è giusto che vi lamentiate.

Riapertura degli stadi, un fallimento politico

“In questo momento sono avvilito, non stuzzicato, si pensa solo a fare un assist a Ceferin, come se lui fosse il finanziatore di tutti i sistemi calcistici europei. Sono sorpreso da tutte le leghe, bisognerebbe che fossero più unite tra di loro. Non possiamo dire apriamo per fare un assist a Ceferin visto che ci sono i campionati europei, il tifoso è innanzitutto per i campionati nazionali. Se tieni gli stadi chiusi stai facendo un autogol a tutto il calcio italiano, stai offendendo milioni di tifosi che al voto potrebbero mandarvi al diavolo, attenzione a non sbagliare”.
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