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Saido Berahino, somiglia a Eto’o il nuovo astro nascente del calcio inglese

Andrea Tabacco

Pubblicato 19/05/2015 alle 17:16 GMT+2

Arriva dal Burundi il nuovo astro nascente del calcio inglese. Il suo nome è Saido Berahino. Anni: 21. Professione: attaccante. Nato a Bujumbura il 4 agosto del 1993, Saido arriva da una famiglia come tante, da quella parte di mondo. I soldi sono un problema, così come le possibilità.

Eurosport

Credit Foto Eurosport

Il padre non c’è più dal 1997, a causa della guerra civile che sul Lago Tanganica mette di fronte le milizie hutu contro quelle tutsi. La madre e i suoi fratelli sono invece in Inghilterra, a Newtown (Birmingham), dove è stato loro garantito asilo politico. Berahino è da solo, e così cresce fino ai 10 anni, giocando per strada, senza scarpe ma con tanti sogni nel cassetto. Poi il viaggio verso l’Europa. Senza nessuno, alla ricerca della madre. L’obiettivo è ovviamente quello di ricongiungersi con la sua famiglia, che nel frattempo si è costruita una vita a Birmingham. Inizialmente viene sistemato in un orfanotrofio, quindi – una volta rintracciata la madre – a Berahino viene fatto il test del Dna per avere la certezza che Saido sia effettivamente figlio di quella donna.
La sua vita inglese comincia così, per nulla simile a quella di tanti altri ragazzini inglesi con i quali il piccolo Saido incrocerà gli scarpini da qui in avanti, a scuola così come sui campi di pallone. O di basket e atletica, si potrebbe anche dire, perché Berahino è uno che ha lo sport nel sangue a 360°, e la scuola che frequenta è una delle più attente allo sviluppo di questa materia tra i giovani. La lingua è il vero problema: lui sa solo il francese, ma il calcio – lo sport che gli riesce meglio – è un idioma universale, e in questo senso lui è già quasi laureato.
Harry Kane is the only player aged 21 or under to have scored more Premier League goals (20) this season than Saido Berahino (14).— Squawka Football (@Squawka) May 18, 2015
La sua prima squadra è il Phoenix United, ma già a 12 anni viene scovato dagli osservatori delWest Bromwich Albion, che lo portano nella loro squadra Under 12. Con il WBA, Saido svolge tutte le giovanili, quindi – una volta compiuti i 18 anni – va a fare esperienza nelle serie minori: 3 mesi al Northampton (4a divisione), quindi il prestito al Brentford (3a divisione), chiuso anzitempo per via uno sfogo fuori luogo su Twitter del ragazzo. L’anno dopo, con il Petersbrough in Championship, non va particolarmente bene: un infortunio lo mette presto fuori dai giochi e lui non riesce a mostrare completamente il suo valore. Sembra la fine, ma l’esplosione è dietro l’angolo. Nella stagione 2013-2014 torna al WBA, che lo promuove in Prima Squadra (Premier League). L’esordio è con il botto. Coppa di Lega, avversario il Newport County: vince il WBA 3-0, e i tre gol li fa tutti lui. Da lì è un crescendo continuo: in campionato guadagna sempre più minuti, fino alla consacrazione con il Manchester United. E’ il 28 settembre 2013. Saido parte in panchina, ma un infortunio di Sinclair lo manda in campo già al 13esimo del primo tempo. Amalfitano porta avanti il WBA a Old Trafford, ma una punizione di Rooney pareggia poco dopo. Al 67esimo il gol che cambia una carriera: l’assist è di Amalfitano, il sinistro che batte De Gea proprio di Berahino. Che da quel giorno sale prepotentemente alla ribalta del calcio inglese.
Dopo un’annata passata ad apprendere, Saido esplode in questa stagione, fino alla doppietta dell’ultima giornata che ha steso il Chelseadi Mourinho già campione d’Inghilterra. Fin qui sono già 20 i suoi gol in stagione, solo Kane – tra chi ha 21 anni o meno – ha messo a segno più reti. Ha un senso del gol innato, ma non è (solo) questa la sua caratteristica migliore. Berahino ha una grandissima capacità di calcio, con il destro – il suo piede preferito –, ma anche con il sinistro. E’ velocissimo, nello stretto, dove si muove con incredibile rapidità e un perfetto controllo di palla, e anche in allungo, dove può sfruttare le sue innate doti di contropiedista. Saido nasce attaccante, ma può giocare in maniera efficace anche partendo dall’esterno, fascia destra o sinistra non fa differenza. Lo accostano a Samuel Eto’o, per via delle origini umili e per il modo di stare in campo: le qualità calcistiche sono effettivamente le stesse, da capire se Berahino riuscirà a crescere in personalità. Solo così si diventa campioni.
Di Andrea TABACCO (Twitter: @AndreaTabacco)
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