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Filippo Inzaghi saluta Salerno: "Ho presentato due volte le dimissioni. Sabatini? Inutile chiedere scusa"

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Pubblicato 12/02/2024 alle 19:24 GMT+1

CALCIO - Subentrato il 10 ottobre 2023 al posto dell'esonerato Paulo Sousa, con lui la Salernitana ha infilato due vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte nelle 16 gare di Serie A. Ora è il turno di Fabio Liverani, ma prima Pippo Inzaghi saluta Salerno, non senza togliersi qualche sassolino dalle scarpe.

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Una separazione dura, come lo sono tutte, ma quasi inevitabile quella di Filippo Inzaghi dalla Salernitana: subentrato il 10 ottobre 2023 al posto dell'esonerato Paulo Sousa, con lui la Salernitana ha infilato due vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte nelle 16 gare di Serie A. Ora è il turno di Fabio Liverani, ma prima Pippo Inzaghi saluta Salerno, non senza togliersi qualche sassolino dalle scarpe.

"Il momento della separazione è sempre complicato, specie quando si subisce la decisione. Salerno in pochi mesi mi è entrata dentro. In giro per le strade, tifosi e gente comune mi fermano, con rammarico e dispiacere, per un saluto, una foto, una stretta di mano. L’unica parola che ora sento di dire dal cuore è: “grazie”. Per l’accoglienza, la stima e la fiducia. Non sento il peso di un fallimento, sento la debolezza di una missione incompiuta non per mia volontà, assieme al grande senso di responsabilità per una città e una tifoseria tra le più belle d’Italia. Confermo che per due volte ho provato a scuotere l’ambiente dall’interno, paventando le mie dimissioni ma sono sempre stato persuaso a continuare perché infondo anche per me vale una sola frase: FINO ALLA FINE.
Ho sposato il progetto con trasparenza e quest’ultima è ciò che avrei voluto, soprattutto sul mercato che, a mio avviso è stato tardivo e non in linea.
A poco servono oggi le frasi consolatorie del direttore Sabatini, anche perché non vedo il senso di chiedere scusa su un proprio errore e tagliare la testa ad un altro.
Io vivo per il calcio e per la lealtà che mi ha insegnato è per questo che amo la tifoseria, perché è leale e purtroppo è ciò che vorrei anche all’intero dell’ambiente ma forse sono utopico.
Infine a poco servirebbe dire che la Dea bendata con noi ha girato la testa da un’altra parte.
Ora spero tutto ritorni a girare come la piazza merita ed auguro ai miei giocatori di continuare il percorso di crescita iniziato 3 mesi fa assieme! Li abbraccio tutti con affetto, vi abbraccio tutti con affetto e sempre “macte animo”.

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