Il 13 luglio si decide il futuro del Manchester City: fuori dalle coppe europee per due anni?
Aggiornato 01/07/2020 alle 10:10 GMT+2
Lunedì 13 luglio è attesa la decisione definitiva del Tribunale Arbitrale dello sport di Losanna sull'esclusione del Manchester City dalle coppe europee per i prossimi due anni a causa della violazione del fair play finanziario UEFA tra il 2012 e il 2016. Il City rischia di perdere una grossissima fetta di introiti economici e l'appeal necessario per conservare i propri top-player.
Il D-Day sarà lunedì 13 luglio. Il TAS (il Tribunale Arbitrale dello sport con sede a Losanna, in Svizzera) deciderà il futuro del Manchester City, a rischio di esclusione per due anni dalle coppe europee per aver violato le norme del fair play finanziario imposte dall'UEFA in "diverse occasioni" tra il 2012 e il 2016. Inizialmente, il giorno scelto sarebbe stato il 10 luglio, ma è stato necessario posticipare per evitare sovrapposizioni con i sorteggi di Champions League che si terranno nella stessa data.
Qualunque sia la decisione, avrà risvolti molto importanti sul futuro del Manchester City e sulla credibilità della normativa UEFA. In caso di conferma della sospensione, per la squadra di Guardiola si aprirà un biennio senza impegni europei con conseguenze dirette a livello economico per i mancati introiti provenienti dalla Champions League e a livello di appeal della squadra per i top-player. In caso contrario, verrebbero ampliate e rinforzate le perplessità già molto grandi sulla reale efficacia della normativa UEFA relativa al fair play finanziario.
Se il Manchester City dovesse essere escluso dalle prossime coppe internazionali, cambierebbe anche il sistema di accesso all'Europa in Premier League: la quinta squadra classificata accederebbe alla Champions al posto del club di Guardiola, ora secondo alle spalle del Liverpool, già campione.
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