Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Euro 2024 - Svizzera-Italia: un pericoloso equilibrio da spezzare con il coraggio

Roberto Beccantini

Pubblicato 28/06/2024 alle 20:27 GMT+2

EURO 2024 - Il nostro Roberto Beccantini fa il punto alla vigilia di Svizzera-Italia, ottavi di finale di Euro 2024. Dai ricordi recente complicati legati a Jorginho alle insidie della Svizzera di oggi: un equilibrio che non sarà facile spezzare e in cui, appunto, servirà coraggio.

Svizzera-Italia: precedenti, curiosità, possibili protagonisti

Nel passaggio dalla fase a gironi all’eliminazione diretta, l’Euorpeo s’impenna e la Svizzera ci richiama all’ordine. Sabato 29 giugno, ore 18, Olympiastadion di Berlino: l'arena dei Giochi del 1936, di Ondina Valla, Jesse Owens e dell’oro del calcio; della Coppa del Mondo 2006, con Fabio Grosso dal dischetto e la ministra Giovanna Melandri dallo spogliatoio, a fare la ola.
Sono gli ottavi di finale. Dentro o fuori. Adrenalina pura. Nella classifica Fifa, per quello che può interessare, noi occupiamo il decimo posto, loro il 19°. Ciò premesso, nessun dubbio che, sin qui, siano stati proprio i diversamente Federer a offrire la manovra più brillante: e per un’ora, addirittura contro i tedeschi. Ci mancherà Riccardo Calafiori, squalificato; il centrale difensivo che, a baionetta sguainata e testa alta, avanzò e caricò lo schioppo di Mattia Zaccagni. Era d'estate; era, soprattutto, il 98' meno sette secondi dall’epilogo dello «spareggio» con i croati. E dal ritorno a casa.
picture

Freuler (Svizzera): "Italia favorita? Meglio per noi. Non c'è spazio per l'amore..."

Rispetto a Luciano Spalletti, Murat Yakin, sangue turco, sembra un monaco zen. È un cognome, non un nome. Sempre in piedi, zero tablet, zero taccuini, zero pizzini. Come nel Novecento. Dio lo benedica. Ha allestito una squadra armonica e ormonica, molto bolognese (Michel Aebischer, Remo Freuler, Dan Ndoye), con l’interista Yann Sommer in porta, Manuel Akanji (quantum mutatus ab illo) al centro della difesa e Granit Xhaka a dettare i ritmi. Se è sospeso Calafiori, lo sarà anche l’esterno Silvan Widmer, ex Udinese.
picture

Murat Yakin, allenatore della Svizzera

Credit Foto Getty Images

L’abate di Certaldo ha studiato la storia. Enzo Bearzot, nel 1982, litigò con il mondo e si laureò campione (del medesimo). Idem Marcello Lippi, quando, in Germania, venne il suo turno. E allora, Luciano, giù frustate ai taccuini, giù schiaffoni alle spie. E se dei suoi sermoni non si capisce un tubo (Aldo Grasso), siamo al Piave, accerchiati, isolati, il mantra che ci trasfigura.
L’archivio raccomanda prudenza. Vero, il 16 giugno 2021 la sculacciammo all’Olimpico in chiave europea: 3-0, doppietta di Manuel Locatelli e acuto di Ciro Immobile. Esclusi, entrambi, dal listone tedesco. Il ct era Roberto Mancini. Pochi, lì per lì, immaginarono fin dove si sarebbe spinto.
E ancora meno potevano immaginare che la Svizzera ci avrebbe costretto al play-off mondiale con la Macedonia del Nord: 0-0 il 5 settembre 2021 a Basilea, con rigore di Jorginho parato da Sommer; 1-1 il 12 novembre 2021 a Roma, con penalty-bis di Jorginho (alto, stavolta). Tutti a Palermo, il 24 marzo 2022, tutti ubriachi di «Barbera [lo stadio] e champagne»: sino a che Aleksandar Trajkovski non ci sgonfiò il Qatar.
picture

Aleksandar Trajkovski in Italia-Macedonia del Nord 2022.

Credit Foto Getty Images

Oggi, il pronostico barcolla su certezze ambigue, inquiete, rovinate dal concetto di solidità che trasmettono gli avversari e dall’imbarazzo che ci accompagna dal secondo tempo con l’Albania in poi. La lezione inflittaci dalla Spagna ci ha disorientato al di là dello scarto. I cambi del ct - di modulo e di interpreti - hanno lasciato ai croati ampi margini per recuperare brandelli di orgoglio. Altra cosa: il titolo di Londra venne accompagnato dall’Oscar (assoluto, non di ruolo) a Gianluigi Donnarumma. Proprio lui, il Gigio parigino che, spesso scorticato (grazie a non lievi «aiutini»), sta tenendo su di peso la Nazionale.
picture

Buongiorno: "Siamo nella parte del tabellone più semplice ma si deve giocare"

La Svizzera ha dimostrato più gamba e ostentato più geometrie. Si muove al traino di un’idea. I nostri, in compenso, vanno a sprazzi, coraggiosi per reazione (sullo 0-1 albanese, sullo 0-1 di Lipsia). Non mi dispiacerebbe un 4-3-3, con Zaccagni e Federico Chiesa ai lati di Gianluca Scamacca; Bryan Cristante, in mezzo, al posto di Jorginho; e Alessandro Buongiorno vice Calafiori.
Dico 51%-49% pro nobis. Urge uno scatto di qualità, nei giocatori oltre che nel gioco. Altrimenti, riffa: Donnarumma o Breel Embolo.
Per commentare o fare domande potete inviare una mail a roberto.beccantini@fastwebnet.it o visitare il blog di Roberto Beccantini http://www.beckisback.it.
picture

Svizzera, la scheda dell’avversaria dell’Italia: formazione tipo, stella e curiosità

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Match collegati
Pubblicità
Pubblicità