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Euro 2024 - Le pagelle di Croazia-Italia 1-1: Donnarumma e poi Zaccagni, segnali divini?

Simone Eterno

Aggiornato 25/06/2024 alle 09:08 GMT+2

EURO 2024 - I voti a tutti i protagonisti di Croazia-Italia 1-1 con le pagelle della partita: il migliore è Zaccagni: il suo gol è troppo, troppo, troppo pesante per questo gruppo. Donnarumma una certezza. L'Italia è viva... Non sa bene come, ma è viva.

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dall'inviato a Lipsia. Croazia-Italia, gara valida per la terza giornata del Gruppo B di UEFA Euro 2024 è terminata sul punteggio di 1-1 grazie ai gol di Modric e Zaccagni. Con questo risultato l'Italia passa il girone da seconda qualificata e andrà ad affrontare la Svizzera sabato 29 giugno a Berlino alle ore 18. Qui di seguito le pagelle della partita con i voti a tutti i protagonisti del match.

Le pagelle della Croazia

Dominik LIVAKOVIC 6 – Dopo le papere con la Spagna si riscatta con una gran parata su Bastoni. Non può nulla sul gol di Zaccagni.
Josip STANISIC 6 – Contiene bene l’ingresso di Chiesa, così come Dimarco in precedenza. Prestazione positiva.
Josip SUTALO 6 – Parecchia grezza la sua impostazione, ma nel corpo a corpo domina Retegui. La risultante è un match sicuramente sufficiente.
Marin PONGRACIC 6 – Anche in questo caso una discreta prestazione, specie dopo la partita d’apertura molto insufficiente che aveva giocato con la Spagna.
Josko GVARDIOL 6 – Partita senza troppe sbavature. Più che proposizioni offensive però, stasera, delle gran coperture dietro.
Luka MODRIC 6,5 – Sbaglia il rigore, facendosi ipnotizzare però da quello che al momento è probabilmente di nuovo il miglior portiere del mondo. Modric trova in ogni caso il modo di rifarsi 30 secondi dopo, provando a trascinare un gruppo ‘stanco’ agli ottavi di finale. Non gli riesce per una questione di secondi. Dall’80 Lovro MAJER – sv.
Marcelo BROZOVIC 5 – Le vacanze saudite hanno restituito un Brozovic ancor più lento e compassato. E questo è quanto.
Mateo KOVACIC 6 – Tanto sacrificio senza palla. A lui come a tanti, questa sera, viene chiesto questo tipo di prestazione. La esegue senza strafare. Dal 70’ Luka IVANUSEC 6 – Densità in mezzo al campo in un finale in cui i croati puntano solo a difendere.
Luka SUCIC 5,5 – Niente di che. Davanti combina poco. Il suo highlight è nel cartellino giallo che ferma una ripartenza azzurra. Dal 70’ Ivan PERISIC 6 – Impatto dignitoso in un finale in cui i croati provano a gestire.
Andrej KRAMARIC 6 – Batte e si sbatte. C’è il suo zampino nel calcio di rigore conquistato. Dal 90’ Josip JURANOVIC – sv.
Mario PASALIC 6 – Un lampo, con quella conclusione in avvio che impegna Donnarumma. Poi più nulla. Dal 46’ Ante BUDIMIR 6 – Un secondo tempo di lotta in cui va a prendere la posizione di Kramaric. Non bocciato, ma nemmeno nulla di straordinario. Come tutta la Croazia del resto.
All. Zlatko DALIC 6 – E’ una Croazia lenta e compassata, una Croazia il cui enorme ciclo è volto probabilmente a conclusione. Ha provato a portarla avanti col compitino: un pari con l’Albania e un gol nato dopo un rigore sbagliato. Non è bastato. Difficile però imputargli grandi colpe.
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Un contrasto di Luka Modric contro l'Italia

Credit Foto Getty Images

Le pagelle dell'Italia

Gianluigi DONNARUMMA 7,5 – Bravo in apertura sulla bordata da fuori di Pasalic, ed è una parata dal peso specifico importante: perché l’Italia inizia timida e finire sotto sarebbe stato un disastro. E al disastro poi prova a metterci ancora la pezza, come con la Spagna: prima ipnotizzando Modric e poi col miracolo sul colpo di testa successivo. Insomma, più di così, davvero, non si poteva chiedergli. Alla fine è lui il vero uomo partita, al di là del premio che la UEFA consegnerà probabilmente a Modric.
Matteo DARMIAN 6 – Preciso nel suo ruolo interista di braccetto di destro. Si muove bene con la linea, non commette sbavature, gioca attento e non frettoloso nelle scelte. Dall’82’ Mattia ZACCAGNI 8 – Il calcio è strano per davvero. Zaccagni era entrato ed era scivolato quasi su ogni pallone, come se avesse sbagliato i tacchetti. Poi però è lì, con un destro a giro divino, bellissimo, all’ultimo secondo, all’ultimo respiro. Sembra proprio quella cosa lì: il gol del destino. Vedi mai che davvero...
Alessandro BASTONI 5,5 – Guida bene la linea difensiva, ma sul gol croato sbaglia e si abbassa, perdendo il duello fisico decisivo e alla fine rendendo vano il rigore parato da Donnarumma. Peccato, perché macchia una partita altrimenti molto buona, senza dubbio più che sufficiente.
Riccardo CALAFIORI 7 – Completa la linea a tre di Spalletti facendo vedere ancora discrete cose, ma il valore di questo ragazzo, la qualità, la vedete al minuto 98, quando ha la lucidità di vedere a sinistra l’incursione di Zaccagni. C'è solo un problema: salta la prossima con la Svizzera.
Giovanni DI LORENZO 5 – Alto a destra fatica a trovare la posizione, facendosi trovare in un po’ troppe occasione ‘a metà’ di ciò che dovrebbe essere. Al di là di questo però sembra pagare proprio l’assenza di condizione sia fisica che, probabilmente, anche psicologica.
Nicolò BARELLA 6,5 – Padre e padrone di questa squadra. Mezzala ma anche regista occulto all’occasione. Fornisce un cioccolatino per la testa del compagno Bastoni. Anima e ossigeno. Ma ‘da solo’, come è capitato anche questa sera, è dura.
JORGINHO 6 – Finché i ritmi restano bassi, come stasera, dice tranquillamente la sua. Decisivo nel pulire l’area nel primo tempo su una mezza occasione dei croati. Non brilla, ma nemmeno è il fantasma visto con la Spagna. Dall’82’ Nicolò FAGIOLI – sv.
Lorenzo PELLEGRINI 5,5 – Uscita intelligente in avvio quando dopo 6 minuti di nulla assoluto italiano pesca Di Lorenzo con una lettura brillante. Sembra poco, ma da quel momento l’Italia prende coraggio. Certo, dopo quello un po’ sparisce. E Spalletti lo ‘boccia’ all’intervallo. Dal 46’ Davide FRATTESI 4,5 – Il suo impatto sulla partita è un braccio largo che costringe Donnarumma al miracolo dagli 11 metri... E dalla quale alla fine il gol croato arriva lo stesso. Da lì Frattesi non si riprende più, sbagliando quasi tutto lo sbagliabile. Male. Anzi, malissimo.
Federico DIMARCO 5 – Non è il Dimarco interista e ormai l’abbiamo capito tutti. Manca proprio la gamba, la benzina, il ‘boost’ che abbiamo visto lungo tutto la stagione. Inciampa, più che incidere. E lascia anche questa sera il campo piuttosto mestamente. Dal 57’ Federico CHIESA 5,5 – Ci sarebbe voluto il Chiesa di Euro 2020, quello degli strappi e dei gol decisivi. Ma quel giocatore lì, purtroppo, non si è mai più rivisto.
Giacomo RASPADORI 5,5 – Ci mette tutto sé stesso, interpretando anche in maniera precise quelle che sono le richieste del ct... Ma ci sono limiti evidenti. Soprattutto fisici: paga il gap fisico coi croati e alla fine non graffia mai. Dal 75’ Gianluca SCAMACCA 5,5 – Prova a metterci il fisico, quel che manca a Raspadori. Sulla palla buona in area però e mezzo secondo in ritardo. Ciò che non dovrebbe succedere a un uomo d’area, a un numero 9.
Mateo RETEGUI 5,5 – Vale in discorso qui sopra: impegno e abnegazione alla causa non mancano. Manca però un po’ di fisico per tenerci su quando serve e un pizzico di qualità quando addosso arriva la pressione.
All. Luciano SPALLETTI 6 – Il ct parte con una formazione di senso, rimettendo le pedine ai posti giusti con i ruoli naturali rispettati. La verità però è che al di là delle scelte e del lavoro del tecnico, a questa Italia manca un po’ di qualità. E’ salvato, in fin dai conti, all’ultimo secondo buono. Servirà qualcosa in più anche da lui già da sabato con la Svizzera. Però l’Italia è avanti. Malino, ma è avanti. E alla fine questo è ciò che conta. Forza!
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Croazia-Italia: precedenti, curiosità, possibili protagonisti

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