Italia, Zaccagni: "Che emozioni la chiamata di Del Piero dopo il gol alla Croazia"

Gli Azzurri hanno avuto il giorno libero dopo l'1-1 con la Croazia che ha spedito l'Italia agli ottavi di finale di Euro 2024, ma la gioia non se n'è andata. Anzi, il giorno dopo c'è ancora più gusto. Come ha raccontato Mattia Zaccagni a Vivo Azzurro. L'esterno offensivo della Lazio, autore del gol decisivo, ha così raccontato "Ieri notte mi ha chiamato anche Ale Del Piero che era molto felice e molto contento per me. Mi ha detto di continuare così". Per Zaccagni, che ha sempre avuto lo juventino tra i suoi idoli e ha raccontato durante la giornata dei '10' a Coverciano di aver avuto il suo poster in camera da bambino, è stata una gioia speciale. Anche se, l'emozione più grande, è stata ovviamente quella della sua famiglia: "Vedere il video di mio figlio dire 'Ba Ba Ba' (sta imparando a dire 'papà', ndr) mi ha emozionato, ma mi sono arrivati messaggi da amici, vecchi compagni e vecchi allenatori. Sono sincero, non so quanti erano perché devo ancora rispondere a molti".

Già ieri a caldo Zaccagni non ha avuto dubbi nel sottolineare come quello contro la Croazia fosse stato il gol più importante della sua carriera: "Calafiori è stato bravo a portarsi la palla avanti, poi mi ha visto con la coda dell'occhio e mi ha dato la palla perfetta per calciare. Io non ci ho pensato due volte. L'esultanza? Volevo avvicinarmi il più possibile alla panchina, ma alla bandierina sono stato sommerso da tutti. Spalletti è venuto subito da me, mi ha baciato e abbracciato: era troppo importante passare il turno come secondi del girone. È stata una serata bella per tutti che mi porterò per sempre nel cuore. Il gol più importante della mia carriera? Sì, direi di sì".

Oggi per gli azzurri di Spalletti giornata libera con gli allenamenti che riprenderanno nella giornata di domani, mercoledì 26 giugno. Zaccagni ha poi chiuso il tuo intervento sottolineando come "la forza del gruppo è importantissima in queste competizioni e noi abbiamo dimostrato di averla. Nei club magari è più facile da creare perché c'è più tempo per stare insieme, ma anche questo è un gruppo bellissimo: stiamo bene e il mister è stato bravo a costruire questo clima. I tifosi? Fantastici. Stanotte alle quattro davanti all'hotel ce n'erano una decina che ci aspettavano: ci stanno dando una grande carica e la forza per continuare a sognare".

Ora il pensiero va all'ottavo di finale con la Svizzera a Berlino, sede della finale vinta dall'Italia nel 2006 contro la Francia: "Tornare a Berlino sarà un'emozione forte per tutti noi. Avevo 11 anni nel 2006 e mi ricordo che dopo la partita fu bellissimo andare a festeggiare".