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Italia, Buongiorno: "Abbiamo ringraziato Zaccagni. Io titolare? Se il mister mi chiama, sono pronto"

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Aggiornato 27/06/2024 alle 15:42 GMT+2

EURO 2024 - Il difensore ha parlato dal ritiro dell'Italia in Germania in vista della partita degli ottavi di finale con la Svizzera: "Il mio momento? Se il mister mi chiama io sono pronto".

Alessandro Buongiorno sotto gli occhi di Luciano Spalletti nel ritiro della nazionale in Germania per Euro 2024

Credit Foto Getty Images

Meno due a Svizzera-Italia, ottavi di finale di Euro 2024. Oggi dal ritiro degli Azzurri in Germania c'è il difensore Alessandro Buongiorno. Il centrale del Torino, con Calafiori squalificato, è in ballottaggio con Gianluca Mancini per una maglia da titolare per la sfida che andrà in scena sabato pomeriggio a Berlino dalle 18.00. Così Buongiorno subito in apertura proprio sulla possibilità di essere titolare: "In ogni allenamento si cerca di dare il massimo per provare a mettere il mister in difficoltà. Dovesse essere il mio momento, mi sono preparato al massimo per essere pronto".

Sul gol di Zaccagni

"Ieri sera abbiamo subito fatto i complimenti a Zaccagni, dopo la partita eravamo felici e contenti per come alla fine sono andate le cose a Lipsia. Per quanto riguarda la difesa c'è questa tradizione di difensori italiani fortissimi, è vero: noi cerchiamo di prendere spunto per provare a fare il meglio possibile ed essere ai loro livelli. A volte chiediamo consigli a chi ci ha preceduto, ci capita di vedere le loro azioni e stiamo provando a fare il massimo per essere al loro livello".

Sul momento, c'è stato il 'clic' decisivo?

"Assolutamente, dopo l'ultima partita è aumentata anche la consapevolezza di un'Italia che non molla, che riesce a segnare all'ultimo minuto in una gara difficilissima. Sappiamo che quella contro la Svizzera non sarà una partita semplice, cercheremo di fare il massimo per arrivare pronti a questa partita. A livello di consapevolezza generale sappiamo di poter dare il massimo, di poter garantire il massimo dell'impegno e della professionalità".

Sul suo valore personale

"Non sta a me dirlo, io cerco di impegnarmi, di migliorare giorno dopo giorno e di fissare degli obiettivi per colmare le mie lacune. Sugli aspetti di campo penso di aver dimostrato che la fase difensiva è il mio punto forte, ma con Spalletti stiamo lavorando tanto anche sulla fase di possesso. L'ho fatto molto anche a Torino, credo di poter migliorare ancora sotto questo aspetto. Qualsiasi cosa è migliorabile".

Sulla difesa a tre

"Sicuramente la difesa a tre per chi gioca nel mio reparto non può che essere una notizia positiva, ci sono più difensori che giocano. Ma la cosa importante è arrivare bene alla partita, utilizzare il giusto sistema di gioco per mettere in difficoltà gli avversari. Calafiori è un ottimo giocatore, un bravissimo ragazzo e mi ha aveva impressionato già col Bologna. In queste partite sta facendo molto bene".

Sull'aver già giocato con l'Italia partite importanti

"La consapevolezza di poter essere pronto, di poter affrontare al meglio la partita. Sicuramente le gare già giocate con la Nazionale aumentano questa consapevolezza, in entrambe avevo giocato bene: la squadra in un'occasione ha vinto e in un'altra abbiamo pareggiato contro l'Ucraina e ci siamo qualificati. Mi danno consapevolezza per il futuro".

Sugli avversari: la Svizzera

"È una nazionale molto tosta, giocano bene e sanno attaccare la profondità, sicuramente non sarà facile. Noi stiamo cercando di preparare la partita al meglio, vogliamo arginare le situazioni tattiche degli avversari. Saremo sicuramente pronti".

Sul tabellone

"La nostra parte del tabellone è quella più facile, ma ogni partita non sarà facile. Speriamo di riuscire ad andare avanti, sappiamo quanto è importante per noi e per l'Italia in generale. Speriamo di farcela".

Su Spalletti

"Questa sua voglia di farci capire le sue idee di gioco, cerca di stare molto attento in qualsiasi allenamento, in qualsiasi occasione. A come ci alleniamo, ma anche a cosa facciamo mentre ci alleniamo, i passaggi giusti che ci ritroviamo in partita. Su questo lui è molto attento come è molto attento alla tattica, a come uscire dalla pressione, a come fare pressing. Nelle cose che dice mi ritrovo, sono tutte cose utilissime che ti permettono anche di migliorare dal punto di vista individuale. Questa è una cosa che mi ha stupito, riesce a farti crescere come giocatore oltre che collettivamente".

Sulle big d'Europa, fin qui Spagna esclusa nessuna davvero convincente

"Questo ci rende consapevoli del fatto che nessuna partita sia facile. La morale è che non dobbiamo sottovalutare le avversarie perché ogni squadra è forte e nasconde pericoli e insidie. Bisogna arrivare sempre al massimo a ogni partita".
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