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Bayern Monaco su Calhanoglu, Inter cosa fare e quanto chiedere? I perché sì e perché no sulla trattativa del momento

Aggiornato 24/06/2024 alle 17:44 GMT+2

CALCIOMERCATO - L'interesse del Bayern Monaco per Hakan Calhanoglu - maturato nel weekend - diventa sempre più concreto. Il calciatore è attenzionato da Vincent Kompany. L'Inter lo valuta 70 milioni di euro e il Bayern Monaco pare essere pronto a formulare un'offerta da 50-60 milioni: c'è distanza ma per i nerazzurri sarebbe un azzardo o un affare... Proviamo a scoprire i pro e contro.

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Il Bayern Monaco di Vincent Kompany cerca rinforzi a centrocampo. I bavaresi sembrano aver abbandonato la pista che portava a João Palhinha visto che il Fulham ha alzato le barricate. Il nuovo obiettivo del Bayern si chiama Hakan Calhanoglu. Nel weekend appena passato ha iniziato a emergere tale interesse e ora la situazione prende una forma molto più delineata. L'Inter chiede 70 milioni di euro, la prima offerta del Bayern Monaco dovrebbe essere di 50-60 milioni. C'è distanza al momento ma siamo solo in fase iniziale di calciomercato e dunque la trattativa potrebbe decollare.
Secondo Fanatik, infatti, la prima offerta bavarese sarebbe al ribasso ma la squadra di Kompany potrebbe rilanciare per avvicinarsi ai 70 milioni richiesti dai nerazzurri. Stando a quanto riportato dalla Bild, Calhanoglu avallerebbe un possibile trasferimento in terra bavarese e dunque la situazione si rivelerebbe sempre più delineata. Ma come si dovrebbe comportare l'Inter, andiamo ad analizzare i pro e contro della trattativa più chiacchierata alle nostre latitudini negli ultimi giorni.

PERCHE' VENDERE CALHANOGLU SAREBBE UNA COSA GIUSTA

1) Perché il recente passato insegna che davanti a certe proposte è giusto cedere - Pochi dirigenti come Marotta, Ausilio e Baccin ci hanno dimostrato che si può fare una squadra paradossalmente più forte cedendo uno dei propri pezzi pregiati a peso d'oro e dando ossigeno alle casse del club. Dall'arrivo di Dzeko al posto di un Lukaku ceduto a peso d'oro ad Onana (prelevato a costo zero nel giugno 2022 e ceduto per 50 milioni l'estate passata allo United e rimpiazzato con Sommer), l'Inter ha mostrato di poter alzare il livello cedendo una delle proprie stelle. E potrebbe accadere anche con Calha, che non ha mai giocato così bene come nell'Inter di Inzaghi e che - non va dimenticato - è stato prelevato a costo zero e garantirebbe una grande plsuvalenza. D'altronde il neopresidente Beppe Marotta è stato chiaro: "La sostenibilità dobbiamo tenerla sempre in grande considerazione".
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2) Perché una cessione top è (probabilmente) necessaria per puntellare la rosa - Dalle operazioni a costo zero di Zielinski e Taremi ai rinnovi di Lautaro e Barella l'Inter ha fatto già degli sforzi importanti. Il recente passato ci ha inegnato che almeno una cessione top è sempre maturata e in questo momento - a parte forse Dumfries - l'Inter non ha in rosa giocatori particolarmente appetibili sul mercato e in grado di garantire una corposo plusvalenza. Vendere Calha per una cifra fra i 55-60 milioni di euro (se non di più) permetterebbe di dare ossigeno alle casse e magari avere i soldi sul mercato per puntellare la rosa in quei ruoli necessari (un centrocampista, un difensore centrale che possa preparare il terreno per il post Acerbi ed un eventuale 4^ punta 'migliore' di Arnautovic).
3) Perché Inzaghi è una garanzia nel trovare soluzioni tattiche creative - Se Calhanoglu è diventato uno dei registi davanti alla difesa più apprezzati nel panorama internazionale è perché Simone Inzaghi - quando Brozovic è rimasto fermo ai box - ha avuto l'intuizione di arretrare il turco dalla trequarti a playmaker davanti alla difesa, ottenendo risposte insperate. La prossima sfida potrebbe essere quella di adattare in quel ruolo o Zielinski o eventualmente Nicolò Barella che già in questo Europeo con Spalletti sta venendo a prendersi il pallone dietro e trascorrendo tanto tempo nella zona nevralgica del campo. Trasformare l'ex cagliaritano nel 'volante' della nuova Inter e Frattesi nel nuovo incursore capace di garantire inserimenti e dinamismo potrebbe anche permettere all'Inter nel lungo periodo di non soffrire troppo la dipartita verso Monaco di Baviera di Calha.
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PERCHE' VENDERE CALHANOGLU SAREBBE SBAGLIATO

1) Perché è il miglior regista della Serie A e un elemento quasi imprescindibile per questa Inter - 13 gol, 3 assist, uno score perfetto dal dischetto (10 rigori calciati e trasformati) e una quantità infinita di prestazioni sublimi: Calhanoglu è stato uno dei segreti dell'Inter degli ultimi 12 mesi. Perderlo sarebbe delittuoso perché quello del regista davanti alla difesa è un ruolo delicatissimo e trovarne di così capaci non è facile. In rosa c'è Asllani che è giovane e ha un discreto potenziale ma anche in questi Europei sta mostrando di non avere ancora la personalità e probabilmente la caratura per essere il regista del presente e del futuro di un Inter che vuole confermarsi ai vertici in Italia ed essere tra i club di riferimento anche in Europa.
2) Si rischia di toccare una macchina che funziona cambiando ruolo ad altri - L'addio di Calhanoglu porterebbe inevitabilmente a un cambiamento radicale del centrocampo che probabilmente perderebbe geometrie per cambiare pelle e diventare più muscolare e dinamico. Dodici mesi fa quando si era lasciato partire Brozovic all'Al Nasr, Calha aveva dimostrato di essere un più che degno sostituto nel ruolo di playmaker basso, attualmente queste certezze non vi sono e molto dipenderà su che profilo di centrocampista si intenderebbe puntare nel caso di addio del 10 turco. Si scaricherebbe la patata bollente su Inzaghi e sulle sue straordinarie doti di 'alchimista'. Ne vale davvero la pena?
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