Virtus Bologna, il taglio del budget ricade sulla squadra femminile: rinuncia all'iscrizione alla Serie A

Il parziale disimpegno della sponsorizzazione di Segafredo ha ridotto il budget a disposizione della Virtus per la prossima stagione con pesante ricaduta sul settore femminile. L'ad bianconero Luca Baraldi, intervenuto a TRC, ha annunciato la rinuncia all'iscrizione al prossimo campionato di Serie A1, decapitando, di fatto, un progetto aperto con grandi ambizioni soltanto cinque anni fa.

"La chiusura del femminile è una scelta dolorosa, sofferta e meditata, ma che si potrà rivelare vincente - ha chiarito Baraldi -. Non parteciperemo alla Serie A femminile, e orienteremo una parte di queste risorse sui settori giovanili, sia maschile che femminile. Daremo una struttura anche al settore giovanile femminile".

Nata nel 2019 con grandi ambizioni, la Virtus femminile ha giocato due finali-scudetto consecutive nel 2022 e 2023 (entrambe perse contro Schio), ma si è fermata nei quarti di finale della stagione appena conclusa, eliminata da Ragusa per 2-1 nonostante il vantaggio del fattore-campo dettato dal terzo posto in regular-season. Le Vu Nere hanno comunque messo in bacheca il primo trofeo nel femminile conquistando la Supercoppa di fine settembre, piegando Venezia e Schio nel mini-torneo a quattro squadre.

La chiusura della prima squadra porta sul mercato dei free-agent diverse giocatrici azzurre di valore e nel giro della nazionale, da Cecilia Zandalasini, uno dei volti più noti dell'Italbasket, a Olbis André.