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Varese inguaia Reggio, Trento regola Avellino, Milano surclassa Torino. Bene anche Trieste e Brescia

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Aggiornato 03/03/2019 alle 23:10 GMT+1

L'Openjobmetis inguaia la Grissin Bon, trovando nei soliti Avramovic, Cain e Scrubb i giocatori chiave. Trieste espugna il PalaCarrara grazie a un ultimo quarto che vede protagonisti Cavaliero e Peric. La Dolomiti Energia fa il colpo contro una Sidigas a cui non basta il buon esordio di Udanoh. Milano a valanga su Torino, trovando 17 triple di squadra. Abass e Moss trascinano Brescia alla rimonta.

Amedeo Della Valle e Mike James, Armani Milano-Brescia

Credit Foto LaPresse

VL Pesaro - Germani Basket Brescia 86 - 92

Successo in rimonta nel posticipo domenicale per la Germani Basket Brescia, che torna così il successo, dopo 2 k.o., contro una Pesaro giunta al 4° insuccesso di fila. Partenza sprint per i padroni di casa, che trovano subito le triple dei soliti noti Blackmon-McCree e scappano sul 12-3 dopo 2’, costringendo coach Diana al pronto timeout. McCree arriva a 12 nei primi 10’ di gioco, Pesaro domina a rimbalzo, mentre la Germani non trova la via del canestro dalla distanza (0/5) e chiude sotto 26-17. Brescia trova un break di 0-7 in apertura di 2° periodo e, trascinata da Moss (9 nel 2° quarto), si riporta a contatto (29-24); Mockevicius torna a spadroneggiare sotto i tabelloni, Blackmon ritrova la via del canestro e la VL prova a scappare sul +12 (44-32) al 17’. Il finale di 1° tempo è un festival di triple, con le guardie delle due squadre a rispondersi colpo su colpo, ma è la formazione di coach Boniciolli a rimanere comunque avanti e non di poco (51-43).
Brescia comincia nel migliore dei modi il 2° tempo, riportandosi a -3, ma Artis si sveglia dal torpore della prima metà di gara e ristabilisce subito le distanze, ben aiutato da Blackmon (58-51) al 15’. Pesaro s’inceppa d’improvviso, mentre Cunningham, soprattutto a cronometro fermo, e la tripla di Sacchetti rimettono tutto in discussione sul 63-61 a 3’ dalla fine del 3° quarto; ci pensa poi Laquintana con 5 punti e con un incredibile buzzer a riportare avanti Brescia al 30’ (68-69). Moss continua a dare spettacolo in difesa, mentre Abass piazza un break di 0-9 e porta gli ospiti al massimo vantaggio (68-78) a 7’ dalla fine del match; Vitali allunga il parziale a 0-12 con una tripla pesantissima e Abass sale in cattedra anche in fase difensiva, galvanizzandosi con eccellenti stoppate. McCree (7 nel 4° periodo) e Blackmon provano a rimettere in carreggiata la VL, ma Zerini corona un’eccellente prova (12 e 10 rimbalzi) col canestro che vale il successo, suggellato dal 3/3 dalla lunetta di un grandissimo Moss. Abass chiude con 18 (e 6 rimbalzi), mentre Sacchetti ne aggiunge 11 e Cunningham 16. A Pesaro non bastano la doppia-doppia di Mockevicius (16 e 14 rimbalzi), i 26 di McCree e i 24 di Blackmon.

AX Armani Exchange Milano - Fiat Torino 110 - 91

Riprende la sua marcia in campionato l’AX Armani Exchange, che non stabilisce il primato di punti realizzati in una singola gara (111) solo perché smette di giocare a 4’ dalla fine di una sfida ampiamente dominata contro la Fiat Torino. Gli ospiti sfruttano subito le doti di Jaiteh nel pitturato, ma Tarczewski ci mette pochissimo a prendere le misure al diretto avversario e Kuzminskas (8 nel 1° quarto) trascina i padroni di casa sul 18-9 al 5’ di gioco. Il centro biancorosso commette prematuramente il 2° fallo personale, ma gli esterni di Milano si scatenano da oltre l’arco dei 6.75 e consentono all’AX Armani Exchange di chiudere sul +13 (35-22) il 1° quarto. Nedovic continua a martellare da 3, trovando anche una fortunosa tabellata, mentre in difesa i suoi compagni stringono ulteriormente le maglie e Milano vola sul +23 (49-26) al 15’. La Fiat sembra completamente ammaliata dalla qualità dei biancorossi e difensivamente si mostra fin troppo molle, permettendo così ai padroni di casa di segnare 61 punti nei primi 20’ della sfida e di tirare col 60% su azione (10/17 da 3), con un vantaggio che si attesta così sulle 27 lunghezze (61-34).
Nel 3° quarto le percentuali, soprattutto dall’arco (2/9), di Milano calano, ma Della Valle e Kuzminskas aumentano comunque i propri bottini personali, vanificando di fatto il gran lavoro di Jaiteh nei pitturati e le giocate offensive di una Torino che migliora al tiro ma non nel controllo dei turnovers (14 al 30’) e che rimane comunque a distanza siderale (83-60). L’ultima frazione serve ad alcuni giocatori dell’AX Armani Exchange per migliorare i propri tabellini: Tarczewski, il quale esce per 5 falli a 3’ dalla fine, trova la perfect-storm al tiro (8/8), mentre Della Valle (5/8) e Nedovic (5/8) coronano una grande serata personale al tiro pesante. C’è spazio anche per il giovanissimo Lazzari, mentre Cotton (9 nel 4° periodo) e Moore rendono meno amara, ma solo in termini di scarto, la sconfitta della Fiat. Tra le file dei giallo-blu il più propositivo è però sicuramente Jaiteh (16, con 11 rimbalzi e 4 recuperi). Jerrells festeggia la centesima presenza in maglia Olimpia con 8 punti e 3/6 al tiro. Per l'Alma 5 giocatori in doppia cifra per punti realizzati e la solita precisione da oltre l'arco dei 6.75 (11/25).

Dolomiti Energia Trentino - Sidigas Avellino 97 - 79

Dopo Venezia, Trento supera anche Avellino con una grandissima prova offensiva in cui spiccano soprattutto Craft, Hogue e Marble. Quest’ultimo si cala subito nel doppio ruolo di finalizzatore e rifinitore per i compagni, trascinando Trento al 15-4 dopo 4’ e costringendo coach Vucinic al 1° timeout della sfida. Forray commette prematuramente il suo 2° fallo, ma la Dolomiti Energia continua a macinare gioco e trova diversi giocatori capaci di andare a canestro, mentre Avellino si affida soprattutto alla coppia Filloy-Udanoh, ma chiude in ritardo di 9 lunghezze (29-20) i primi 10’ di gara. Udanoh è incontenibile anche in apertura di 2° quarto, ma Mian si scatena da oltre l’arco dei 6.75 e, con 3 bombe a bersaglio, porta Trento sul 40-29 al 14’, costringendo la panchina irpina a un nuovo minuto di sospensione. Gli arbitri sanzionano la difesa dei padroni di casa con più falli antisportivi, ma Jovanovic spiega l’arte del gancio e Marble continua a macinare recuperi difensivi, così la formazione di coach Buscaglia mantiene un ampio margine in chiusura di 1° tempo (57-41).
In apertura di ripresa, Avellino si affida soprattutto al talento di Green (12 nel 3° quarto), mentre la Dolomiti Energia prosegue con una pallacanestro tanto corale quanto efficace (64-54 al 25’). Craft continua a illuminare la BLM Group Arena con giocate incredibili, ma gli ospiti trovano in Filloy il giocatore capace di ricucire un minimo le distanze al 30’ di gioco (75-63). Mian e Hogue spingono nuovamente Trento su un vantaggio confortante (84-66) quando mancano 8’ alla fine del match; il centro bianconero si scatena nel finale insieme a Marble, vanificando i canestri del duo Green-Sykes e regalando così alla formazione di coach Buscaglia il 3° successo consecutivo. Per la Dolomiti Energia 6 giocatori in doppia cifra, ma spiccano certamente le prove di Craft (19 con 8/10 al tiro), Hogue (16, ma anche 9 rimbalzi e 6 assist) e Marble (14, con 5 recuperi e altrettanti assist). Ad Avellino non bastano i 28 (con 14/15 ai liberi) di Green e il buon esordio di Udanoh (17 e 7 rimbalzi).

Oriora Pistoia - Alma Trieste 77 - 90

Ritorna al successo l'Alma Trieste e lo fa inguaiando ancor più una Pistoia che continua a condividere l'ultimo posto in classifica con Reggio Emilia, beneficiando, se così si può dire, della sconfitta degli emiliani a Varese. E dire che l'innesto di Mitchell fa ben sperare nel 1° quarto, con l'ex-Cantù capace di realizzare 7 punti e, ben coadiuvato da Krubally e Peak, di rispondere colpo su colpo alle triple del duo Dragic-Wright, mantenendo così a contatto l'Oriora (22-24) al 10' di gioco. Nel 2° periodo la formazione allenata da coach Dalmasson fatica a trovare la retina da oltre l'arco dei 6.75 (0/5 di squadra), ma Pistoia non fa affatto meglio, trovando anzi un pessimo 25% complessivo dal campo e rimanendo a galla con i tiri liberi (36-40) a metà gara.
Nella ripresa le due squadre tornano a segnare molto, ma mentre i padroni di casa si affidano principalmente alle sfuriate offensive di Peak (10 nel 3° quarto), l'Alma si affida principalmente ai suoi lunghi, con Knox e Mosley capaci di combinare per 12 punti e 5 rimbalzi e di mettere a nudo le difficoltà difensive del team allenato da coach Ramagli. L'equilibrio non viene però spezzato e al 30' di gioco Pistoia è ancora sotto di 4 lunghezze (61-65). Nell'ultima frazione è la coppia Cavaliero-Peric a fare tutta la differenza a favore di Trieste: i due giocatori combinano per 18 dei 25 punti messi a segno dall'Alma negli ultimi 10' di gioco, mentre Pistoia riprende a sparare a salve da oltre l'arco (1/5) e trova anche troppi turnovers (5), aspetti che la condannano al 2° k.o. consecutivo in campionato. All'Oriora non bastano i 19 di Peak, i 18 di Mitchell e la doppia-doppia di Krubally (13 e 10 rimbalzi); pesano, in negativo, le 15 perse e il 25% da 3 di squadra.

Openjobmetis Varese - Grissin Bon Reggio Emilia 92 - 80

2° successo consecutivo in campionato per la Openjobmetis Varese, che supera Reggio Emilia grazie all’ennesima grande prova offensiva stagionale. I padroni di casa partono subito forte, sfruttando la presenza nel pitturato di Cain e le iniziative degli esterni, soprattutto Avramovic; Dixon cerca di tenere in vita l’attacco ospite, ma dopo 3’ e mezzo la Grissin Bon è sotto di 7 lunghezze (14-7) e coach Pillastrini è costretto a ricorrere al timeout. Varese scappa anche sul +12, ma le triple e le iniziative degli esterni permettono a Reggio Emilia non solo di ricucire le distanze, bensì di chiudere avanti il 1° quarto (23-24). Gli ospiti continuano a martellare da oltre l’arco dei 6.75 e toccano anche il +5, ma Tambone e Salumu riportano sotto i padroni di casa, prima che Avramovic scriva il nuovo vantaggio varesino (33-32) a metà 2° periodo. Aguilar comincia a farsi sentire a rimbalzo offensivo, ma spende prematuramente il 3° fallo personale e torna in panchina, mentre l’Openjobmetis riporta la sfida in perfetta parità (42-42) a fine 1° tempo, sfruttando i recuperi difensivi e il carattere della coppia Avramovic-Ferrero.
Salumu propizia un break di 4-0 in apertura di ripresa, ma Dixon riporta avanti gli ospiti (47-49) al 24’; le due formazioni aumentano la loro intensità difensiva, trovando stoppate e recuperi che generano transizioni in sovrannumero, ma è Candi (10 nel 3° quarto) a svettare su tutti. Varese prova però a fuggire con alcune spettacolari schiacciate e col redivivo, in fase offensiva, Scrubb, riportandosi così sul +12 (70-58) al 30’ di gioco, anche grazie a un parziale di 8-0 negli ultimi 2’ del 3° periodo. I padroni di casa allungano il break sul 13-0, Dixon lo interrompe con una bomba ma poi è costretto a lasciare il parquet per il 5° fallo, quando mancano 8’ alla fine. Salumu riprende a macinare punti e propizia un altro break (5-0), portando così Varese sul +17 (81-64) e chiudendo sostanzialmente i giochi. Per l’Openjobmetis spiccano le prove di Avramovic (21, con 8/11 al tiro e 5 recuperi) e di Cain (19 e 15 rimbalzi), il quale ritorna in doppia-doppia dopo 2 gare, ma importanti anche Salumu (13) e il solito Scrubb (15 e 8 rimbalzi). Alla Grissin Bon non bastano i 16 di Candi (con 4/7 da 3) e i 15 del neo-arrivato Dixon.

Banco di Sardegna Sassari-Vanoli Cremona 100-105 d1ts

Pazzesco lunch match della 20a giornata con la Vanoli Cremona che si impone dopo un overtime a Sassari contro il Banco di Sardegna. Ritorno trionfale in Sardegna per Meo Sacchetti che prosegue nel suo momento felice dopo la conquista della Coppa Italia e la qualificazione ai Mondiali con l'Italia; è amaro invece il debutto in campionato alla guida della Dinamo per Gianmarco Pozzecco. La partita vede un grande avvio di Cremona che tocca il +10 nel primo quarto e poi va al riposo sul 30-26 con 13 punti dello scatenato Crawford. La Dinamo però non ci sta, rimonta un altro -10, impatta grazie a Gentile e Pierre, e poi scappa via fino al 50-42 con cui si torna negli spogliatoi, un margine timbrato dalla bomba di Carter.
La ripresa è scoppiettante, due bombe di McGee danno il +9 a Sassari (67-58), ma la Vanoli non sta a guardare e in avvio di quarto periodo rimette il naso avanti grazie al solito Crawford (67-68). Da lì è un susseguirsi di break e controbreak, prima Gentile e poi Smith ridanno il +7 al Banco di Sardegna, e Cremona risponde col controsorpasso di Aldridge (86-87). Sull'89-89 Diener ha il tiro per vincere ma sbaglia, poi Smith ci prova da metà campo ma trova solo il ferro e così si va all'overtime. Anche qui è un botta e risposta, ma l'ultima parola è di Cremona che va a +4 con la tripla di Ruzzier e Aldridge, poi è Crawford a chiudere il discorso. Partita clamorosa al tiro da tre, col 16 su 31 della Vanoli e il 14 su 30 di Sassari: l'MVP è Crawford con 28 punti e 12 rimbalzi, alla Dinamo non bastano i 18 di Smith, Pierre e Thomas.
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