Team USA, coach Steve Kerr: "Ho 12 giocatori fortissimi. Sarà un problema scegliere il quintetto base"

Daniele Fantini

Aggiornato 28/06/2024 alle 21:42 GMT+2

BASKET, OLIMPIADI PARIGI 2024 - Coach Steve Kerr riconosce la straordinaria qualità del roster a disposizione per difendere l'oro vinto a Tokyo tenendo viva la striscia aperta a Pechino 2008. "Ho 12 star in squadra. Dovremo sceglierne soltanto cinque per il quintetto base. Sarà un bel problema. Così come convincere tutti a impegnarsi, indipendentemente da chi giocherà e da quanto giocherà".

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L'opinione comune sostiene che il Team USA che parteciperà alle Olimpiadi di Parigi 2024 sia inferiore, per livello di talento complessivo, soltanto al Dream Team del 1992. Ancor più forte del Redeem Team che, a Pechino 2008, vendicò il terzo posto di Atene 2004 aprendo la striscia ancora viva di quattro ori consecutivi.
Ma l'ennesima figuraccia ai Mondiali dello scorso anno, chiusi soltanto al quarto posto dopo il settimo del 2019, unita alla sconfitta all'esordio a Tokyo contro la Francia, ha spinto gli States ad attrezzarsi nella maniera più pesante possibile per evitare incidenti di percorso, letali per l'immagine della NBA, sempre più minacciata dai grandi talenti internazionali.
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Coach Steve Kerr con Tyrese Haliburton, Team USA, Mondiali 2023

Credit Foto Getty Images

"Se guardiamo ai risultati raccolti dai giocatori nelle rispettive carriere, questa squadra non ha rivali - ha ammesso candidamente coach Steve Kerr -. Ma, rispetto ai tempi del Dream Team del 1992, il resto del mondo non è mai stato a un livello così vicino al nostro in termini di popolarità del gioco. Il gioco è diventato globale. Nel 1992, Chuck Daly non chiamò un solo time-out, perché quella squadra non fu mai realmente messa in difficoltà. Quest'anno abbiamo una squadra piena di stelle e di futuri Hall of Famers, ma dovremo sfidare avversarie molto forti, come Serbia, Francia, Germania e Spagna, al netto della sua qualificazione tramite Preolimpico. Oggi ci sono squadre forti ovuque. Non c'è più nulla di garantito per il Team USA nel basket. A Tokyo abbiamo vinto la medaglia d'oro, ma abbiamo perso tre partite lungo il nostro percorso. E anche la finale contro la Francia si è decisa in volata. Sarà un torneo molto diverso da quello del 1992".
Steph Curry, LeBron James, Kevin Durant, Jayson Tatum, Joel Embiid, Devin Booker, Tyrese Haliburton, Anthony Edwards, Jrue Holiday, Bam Adebayo, Anthony Davis, Kawhi Leonard. Il roster a disposizione di coach Kerr fa rabbrividire. Un mix straordinariamente profondo, ricco e versatile, di volti storici della NBA e superstar emergenti. La qualità a disposizione è immensa. E la grande sfida sarà soprattutto di carattere gestionale. Chi comporrà lo starting-five? Chi saranno i leader designati? Chi costretto invece a calarsi, giocoforza e contronatura, in un ruolo da comprimario?
"Abbiamo 12 giocatori fortissimi, e dovremo sceglierne soltanto cinque per il quintetto base. Sarà un bel problema. L'idea che sto studiando con il mio staff è trovare combinazioni funzionanti, quintetti efficaci su entrambi i lati del campo. Sarà importante tanto quanto convincere tutti i giocatori a impegnarsi in pieno per l'obiettivo, che è vincere l'oro. Indipendentemente da chi giocherà e da quanto giocherà".
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Il record di Team USA a Londra 2012: 156 punti contro la Nigeria


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