Opinion
TennisDa Agassi alle sorelle Williams: Nick Bollettieri è stato il sogno americano
Aggiornato 05/12/2022 alle 12:46 GMT+1
TENNIS - Lo storico coach si è spento a 91 anni. Fondatore della "Nick Bollettieri Tennis Academy", è stato uno dei migliori allenatori di tennis di tutti i tempi e ha contribuito a plasmare le carriere di tanti campioni di questo sport. Ecco la sua eredità
Un pionere, un innovatore, un mentore. Tutte belle, bellissime parole, ma Nick Bollettieri era prima di tutto un maestro di tennis, nella sua accezione più genuina e più semplice. Il tennis secondo lui era "capire chi sono i tuoi allievi, anche le loro manie. Non si tratta di insegnare a colpire una palla, ma aiutare i giocatori 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, 365 giorni all’anno". Una presenza-assenza costante, ingombrante, asfissiante nella sua Academy in Florida più simile a un college che ad un centro sportivo: chi ci entrava doveva sottostare alle sue regole, vivere con lui e il suo staff (composto da decine di professionisti) e non dimenticare mai che lo sport è solo una parte della vita perchè quando hai dai 7 ai 19 anni c'è anche lo studio. Un secondo padre, insomma (lui che di figli ne ha avuti 7 da 8 mogli), a cui Richard Williams e Mike Agassi, tra gli altri, affidarono i propri talenti in erba per spiccare il volo.
Cinquanta anni fa Bollettieri aveva capito che il tennis è prima di tutto forza mentale, anticipando milioni di teorie sul "mental coaching". Lo sappiamo grazie alle pagine della "Divina Commedia" del tennis, Open di Andre Agassi (quando si parla di palline e racchette, vuoi o non vuoi, si torna sempre lì):
"Alla Bollettieri Academy frequentiamo corsi di resistenza mentale, pensiero positivo e visualizzazione. Ci viene insegnato a chiudere gli occhi e a immaginarci vincitori a Wimbledon mentre solleviamo sopra la testa quel trofeo d'oro".
Sette tra le migliaia di ragazzini che sono passati sotto gli occhi di Nick ce l'hanno fatta ad alzare quel trofeo: Boris Becker, Pete Sampras, Venus Williams, Serena Williams, Maria Sharapova, Martina Hingis e, appunto, Andre Agassi. Bollettieri, figlio di immigrati di origine napoletana, ha incarnato il sogno americano e lo ha trasmesso a chi gli stava accanto. "Credi in te stesso e non dubitare mai, mai della tua capacità di farcela". Forse è questa, più dei numeri e delle statistiche, l'eredità più grande che lascia sui campi da tennis di tutto il mondo.
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